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VENETO SVILUPPO: SALE L'UTILE D'ESERCIZIO E PARTONO DUE NUOVI FONDI
21 maggio 2020
VENETO SVILUPPO: SALE L'UTILE D'ESERCIZIO E PARTONO DUE NUOVI FONDI. Utile a +26% rispetto al 2018 e 40 milioni di Euro destinati ai due nuovi Fondi per equity e minibond a favore delle PMI.
L’assemblea di Veneto Sviluppo Spa, la Finanziaria Regionale del Veneto, ha approvato il bilancio dell’esercizio 2019 - il settimo consecutivo in attivo per la società - che registra 845 mila Euro di utile (+ 26% rispetto alla chiusura 2018), riassestandosi così sopra i valori medi del biennio precedente.
Un risultato che incrementa la base dei ricavi, consolidando e sviluppando ulteriormente il nuovo percorso della Finanziaria Regionale, ideato e strutturato dal 2017 e sempre più orientato all’incremento di nuovi business complementari rispetto alla gestione dei fondi agevolativi per finanziamenti e garanzie pubbliche. Un attivo di bilancio rafforzato da un’ulteriore riduzione delle spese del 12,7% rispetto all’anno precedente (-431 mila Euro), contenendo al meglio i costi del personale e quelli esterni: un’efficienza gestionale pianificata dal management, che ha permesso a Veneto Sviluppo di risparmiare un totale di 1,6 mln di Euro nell’ultimo quadriennio (-35% dal 2015 al 2019). La sistematica attività di contenimento dei propri costi di funzionamento ha così consentito al socio di maggioranza Regione Veneto, per il secondo anno consecutivo, di beneficiare di una significativa riduzione delle commissioni per la gestione dei fondi in dotazione alla finanziaria (- 12,5% rispetto al 2018), risparmiando complessivamente 860 mila Euro in un biennio. I risultati di esercizio in attivo sono stati ottenuti mantenendo comunque inalterata l’efficacia degli strumenti (principalmente delle garanzie e delle riassicurazioni del credito) utilizzati per il sostegno alle PMI nell’accesso al credito, per esigenze di riequilibrio del circolante e per operazioni di supporto agli investimenti nell’interesse del tessuto produttivo regionale. Anche nel 2019 è stato positivo l’impatto delle operazioni agevolate, con particolare riferimento ai finanziamenti garantiti e riassicurati. Alla data del 31 dicembre 2019 le imprese venete che hanno beneficiato di operazioni di finanziamento e garanzia agevolata ancora in essere sono in tutto 10.586, per un valore delle corrispondenti operazioni di circa 967 milioni di Euro. Il comparto delle partecipazioni societarie (28 per un valore totale di circa 43,5 mln Euro) si è arricchito dell’investimento di 10 mln € nella multinazionale Maschio Gaspardo S.p.a., effettuato a novembre dello scorso anno e che ha permesso a Veneto Sviluppo di detenere a oggi il 17% del capitale del gruppo padovano, leader internazionale nella produzione di attrezzature agricole. Le partecipazioni hanno fornito alla Finanziaria Regionale anche nel 2019 un ulteriore apporto positivo,sia attraverso i plusvalori realizzati dalla dismissione di asset partecipativi - in primis la cessione della partecipazione detenuta in Interplanet S.r.l., provider vicentino di servizi per le telecomunicazioni che ha generato una plusvalenza per circa 450 mila Euro - che dagli incassi da dividendi generati dalle partecipate per un totale di ca. 1,1 mln di €. Ma le due linee di intervento rivelatasi maggiormente innovative per lo sviluppo del ruolo di partner delle imprese di Veneto e Triveneto, sono state quelle ottenute tramite gli investimenti del “Fondo Veneto Minibond” e del “Fondo Sviluppo PMI”, due strumenti operativi ideati e sviluppati dalla finanziaria proprio per accrescere la competitività delle aziende sui mercati, in un’ottica di forte spinta all’innovazione dei prodotti e dei processi aziendali e nella prospettiva di sviluppo nel mercato domestico, ma soprattutto nei mercati internazionali.Due Fondi che ora passano alla loro seconda fase operativa di ulteriore promozione e sviluppo: dopo il successo registrato con i primi fondi di mercato dedicati ai Minibond e al Private Equity, la “fase 2” prevede il lancio di nuovi strumenti con una dotazione ampiamente incrementata per entrambi i comparti, così da ampliare il cluster di aziende beneficiabili e, nel contempo, il taglio medio del singolo intervento. Per quanto attiene al “Fondo Veneto Minibond”, Veneto Sviluppo è l’unica finanziaria regionale italiana – al terzo posto per operazioni fra i primi 17 arranger e investitori nazionali - che è riuscita a utilizzare al meglio questo canale alternativo di finanza per l’impresa, affinandolo nel tempo e facendone uno strumento strategico per il sostegno al tessuto imprenditoriale veneto, in particolar modo nei settori manufatturiero, del turismo e dei servizi tecnologici. Le operazioni concluse nel 2019 e all’inizio del 2020 a beneficio di altrettante aziende venete sono state 12, portando così a 23 il totale delle iniziative dall’attivazione del Fondo a fine 2016, per un valore complessivo degli investimenti pari a 85,5 mln Euro. Veneto Sviluppo ha così esaurito la dotazione iniziale di 24 mln euro e si appresta a rendere operativa già da maggio 2020, sempre in partnership con la Federazione Veneta delle BCC, la “fase 2” del Fondo stesso, che aumenterà la sua provvista fino a 48,5 mln €. Un ulteriore investimento che porta a 20 milioni l’impegno complessivo di Veneto Sviluppo su questo strumento rivelatosi molto utile per le PMI regionali ad alto potenziale di sviluppo, che sono state supportate dalla Finanziaria Regionale sia nella fase organizzativa dell’emissione, sia in quella di investimento vero e proprio. Fvs Sgr, la società di gestione degli investimenti in equity per le imprese di Veneto e Friuli Venezia Giulia da fine 2017 controllata totalmente da Veneto Sviluppo, ha invece registrato - attraverso gli impieghi del proprio “Fondo Sviluppo PMI” - 143 mila € di utile nel 2019, grazie ai 6 investimenti in portafoglio e alle 2 operazioni in corso di completamento. FVS Sgr ha evidenziato una buona capacità di selezione ed esecuzione delle opportunità di investimento e, con i due disinvestimenti realizzati nei primi mesi del 2020 con largo anticipo rispetto al periodo convenzionale (solitamente 5 anni), ha già realizzato un significativo ritorno sugli impieghi, con una plusvalenza totale per gli investitori del Fondo Sviluppo PMI di 7,9 mln euro. Nello specifico si tratta della vendita della totalità delle quote detenute in PA Group di Udine, attiva nel settore dell’Information & Communication Technology, alla società quotata Retelit Spa, dove a fronte di un investimento iniziale nel 2017 di ca. 7 Mln di euro sono stati ricavati con la cessione 11,5 mln € e della vendita del pacchetto azionario di Exor International (leader nell’automazione industriale e all’avanguardia nelle applicazioni Hardware-Software dell’Industria 4.0) alla multinazionale Panasonic, per un controvalore complessivo di 6,7 mln €. Entrambe le cessioni sono state fatte a favore di primari operatori industriali, con solidi e specifici progetti di sviluppo delle due società e che hanno previsto di non delocalizzare, né tantomeno di ridurre il livello occupazionale attualmente in essere. Anche per questa tipologia di impieghi si arriva ora alla seconda fase: le operazioni legate al nuovo “Fondo Sviluppo PMI 2” prevedranno sempre l’acquisizione di quote di minoranza di aziende ad alto potenziale di crescita e prospettive di internazionalizzazione, estendendo però ora anche al territorio del Trentino Alto Adige (oltre a Veneto e Friuli Venezia Giulia) il campo d’azione. Il “Fondo Sviluppo PMI 2” avrà una nuova dotazione di almeno 75 mln € (quelli del primo erano 50 mln euro), con un investimento diretto della Finanziaria Regionale di 20 mln Euro eprevedrà un massimo di 10 mln Euro di impiego per singola operazione (erano 7 mln € quelli a disposizione nel precedente Fondo). Il Consiglio di Amministrazione ha infine proposto all’ assemblea di Veneto Sviluppo Spa di non distribuire i dividendi per l’esercizio decidendo di autofinanziare la società, anche alla luce del recente quadro emergenziale che richiede alla finanziaria regionale di supportare, anche con mezzi propri, i fabbisogni delle imprese regionali. “Nei prossimi mesi - è il commento del Presidente Fabrizio Spagna - siamo convinti ci sarà bisogno ancora di più di una finanziaria solida, pragmatica e funzionale al Veneto, così come si è dimostrata Veneto Sviluppo, anche attraverso gli ottimi risultati di questo esercizio. Stiamo definendo insieme alla Regione Veneto gli ultimi dettagli di un pacchetto di misure di intervento straordinarie per sostenere le imprese venete nel post emergenza sanitaria. Sottolineo inoltre che, soprattutto alla luce del periodo economico che stiamo vivendo, il potenziamento dei nostri strumenti operativi e i nostri investimenti diretti, ideati e organizzati sempre più a misura dell’impresa del Nord-Est, ci permetteranno poi di non lasciare intentati alcuna proposta o progetto realmente validi e percorribili per le aziende.”
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VENETO SVILUPPO SPA UNA RISORSA PER IL VENETO
22 marzo 2019
VENETO SVILUPPO SPA: UNA RISORSA PER IL VENETO. La finanziaria regionale pienamente risanata e fortemente competitiva, chiude il triennio 2016-2018 confermando il proprio ruolo a supporto dell’economia della regione. Rimodellata sulle esigenze e le prospettive di mercato delle piccole imprese, partner investitore nei progetti di sviluppo delle medie e grandi aziende, braccio operativo attraverso le misure anti crisi e supporto finanziario diretto per le PMI colpite da eventi e calamità naturali. Un triennio di alto profilo quello evidenziato dai dati che la Finanziaria Regionale Veneto Sviluppo Spa ha presentato oggi a Palazzo Balbi sede della Giunta Regionale del Veneto, alla presenza del Presidente della Regione Luca Zaia.
Dal 1979 al fianco delle aziende del territorio, Veneto Sviluppo nell’ultimo triennio 2016/2018 ha erogato finanziamenti, contributi e garanzie per un controvalore in termini di affidamenti alle imprese di quasi 1,33 miliardi di euro (soprattutto attraverso lo strumento della “riassicurazione del credito”, che è la misura di contro garanzia innovativa attivata dalla Finanziaria dal secondo semestre 2013 per sostenere gli affidamenti al circolante delle aziende), deliberando oltre 20.700 operazioni a favore quasi esclusivamente di piccole e micro imprese, per oltre la metà facenti parte del settore artigiano veneto. Di queste operazioni agevolate, dall’avvio della misura nel 2012 e fino al 31/12/2018, ne sono state deliberate 2.157, per un valore complessivo di 312 milioni di euro, a sostegno del fabbisogno derivante da squilibri temporanei di liquidità delle PMI, per intervenire, su indirizzo della Regione Veneto, in quella che è stata denominata “misura anti crisi”. Veneto Sviluppo ha inoltre indirizzato iniziative di supporto finanziario nell’ambito dei piani di intervento straordinario, attivati per sostenere le imprese colpite da eventi naturali calamitosi: in questo caso a fine 2018 sono state 106 le operazioni deliberate, per un valore complessivo di 7,3 milioni di euro.
Fra le misure agevolative più importanti vanno annoverati gli interventi di sostegno all’imprenditoria femminile e a quella giovanile, previsti da specifici provvedimenti regionali e attivati di conseguenza dalla Finanziaria Regionale. In questo caso a fine 2018 sono state complessivamente 4.659 le operazioni realizzate per questi due tipologie di aziende, per un valore complessivo di 260 milioni di Euro. Ma Veneto Sviluppo è andata ben oltre il consolidamento della propria piattaforma di gestione degli strumenti finanziari agevolativi, ridefinendo a inizio 2018 il proprio business model e i propri obiettivi, cercando così di coniugare al meglio le logiche di investimento diretto nei settori strategici del Veneto con quelle di intervento in equity nel capitale delle PMI, attraverso la propria società veicolo specializzata FVS Sgr. Proprio quest’ultima, riportata velocemente in utile, ha impresso una forte accelerazione all’incremento di tutti gli impieghi di capitale di rischio “a mercato”, quelli cioè investiti in partecipazioni di minoranza nel capitale sociale delle medie aziende del Nord Est, che intendono perseguire progetti e strategie di crescita anche internazionale.
Così FVS Sgr, attraverso il Fondo ‘‘Sviluppo PMI’’, che ha una dotazione di 50 mln euro, ha perfezionato finora diverse operazioni del valore complessivo di circa 25 milioni di Euro e altre sono in avanzata fase di evoluzione, permettendo di prevedere l’interno utilizzo delle disponibilità finanziarie entro la fine del 2019. Un altro Fondo denominato “Veneto Minibond” (dotazione 24 milioni di Euro) ha consentito interventi a favore di PMI impegnate in progetti di crescita, attraverso l’emissione di titoli di debito corporate per un valore complessivo di 37,8 milioni di euro, sottoscritti dal Fondo per 11,7 mln di euro. La Finanziaria Regionale risulta essere così a oggi tra i principali operatori in minibond a livello nazionale: le 5 iniziative realizzate in Veneto nel 2018 rappresentano infatti una quota pari al 10% delle top operazioni di investimento concretizzate in Italia l’anno scorso.
Una Finanziaria solida e fortemente affidabile - dove lavorano 26 dipendenti contro i 100 di media delle altre finanziarie regionali - la cui continuità di rendimento si è espressa, oltre che attraverso una costante riduzione delle spese amministrative nell’ultimo quinquennio, anche per mezzo di cinque esercizi consecutivi in attivo (per un totale di 16,2 mln euro dal 2013 al 2017), che hanno permesso di riportare sistematicamente in utile la Finanziaria consentendo di distribuire dividendi ai soci. “Abbiamo fatto la nostra parte – è il commento del Presidente di Veneto Sviluppo Fabrizio Spagna - anche se ovviamente in certe situazioni può non essere bastato a risolvere i molti problemi del tessuto imprenditoriale regionale. Abbiamo riconfigurato le modalità operative della Finanziaria, non solo ottimizzando l’esistente ma creando strumenti nuovi, per renderla sempre più al passo con le esigenze delle nostre imprese e dei loro progetti di sviluppo e di mercato. Adesso – conclude Spagna - ci attende l’impegno a portare a termine l’effettivo perfezionamento del Fondo dedicato a supportare i piani di rilancio di aziende venete, che hanno modelli di business solidi ma in temporanee difficoltà finanziarie e che necessitano perciò di iniezione di liquidità”. |
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ONERI INFORMATIVI E PUBBLICITARI PER LE IMPRESE CHE PERCEPISCONO BENEFICI DI NATURA PUBBLICA
04 marzo 2019
ONERI INFORMATIVI E PUBBLICITARI PER LE IMPRESE CHE PERCEPISCONO BENEFICI DI NATURA PUBBLICA La L. 4 agosto 2017 n. 124 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza) art. 1 commi 125-129 prevede, tra l'altro, che le imprese che abbiano ricevuto sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici per un importo pari o superiore ad Euro 10.000,00, da parte di: • Pubbliche amministrazioni e soggetti di cui all'art. 2-bis del D.Lgs 2013/33 (quindi anche società a controllo pubblico); • Società controllate di diritto o di fatto, direttamente o indirettamente, da pubbliche amministrazioni, comprese le società con azioni quotate in mercati regolamentati e le loro partecipate; • Società a partecipazione pubblica comprese quelle che emettono azioni quotate e dalle loro partecipate; a partire dall'anno 2019 (per gli importi percepiti nell’anno 2018) indichino gli importi ricevuti nel corso dell'anno di riferimento (secondo il criterio contabile di cassa) nella nota integrativa del bilancio di esercizio e nella nota integrativa dell'eventuale bilancio consolidato, ove previsto, entro il termine di redazione degli stessi. L'inosservanza di tale obbligo comporta la restituzione delle somme ai soggetti eroganti entro tre mesi dal predetto termine. L’adempimento dovrà essere osservato anche negli anni successivi, sempre con riferimento all’anno precedente. La norma prevede altresì l'obbligo di pubblicazione su siti o portali internet in capo ad associazioni, onlus e fondazioni che abbiano percepito sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici per un importo pari o superiore ad Euro 10.000,00. Si sottolinea che la presente comunicazione deve intendersi come mero supporto informativo in merito alla citata novità normativa, e può non essere esaustiva di ogni indicazione sul tema in parola. Del che, per effetto della presente nota di cortesia, in nessun caso la Scrivente potrà essere ritenuta responsabile di un’interpretazione erronea della nuova normativa di cui trattasi. |
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SOTTOSCRITTO IL MINIBOND SHORT TERM LUCAPRINT SPA
17 gennaio 2019
SOTTOSCRITTO IL MINIBOND SHORT TERM LUCAPRINT SPA. Nuova operazione per il Fondo Veneto Minibond, gestito da Veneto Sviluppo in partnership con la Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo. Nei giorni scorsi infatti è stato sottoscritto il “Minibond Short Term Lucaprint S.p.A. 4,5% - 21.06.2019 Callable”, che consentirà all’impresa veneta Lucaprint S.p.A., leader di mercato nel settore del packaging su misura, di accedere a una fonte complementare e alternativa di finanziamento, destinata al sostegno dei piani di sviluppo industriale. Un’altra impresa veneta ha quindi deciso di accedere a uno strumento finanziario alternativo al circuito del credito bancario tradizionale, il Minibond, che si configura come un’interessante leva finanziaria in grado di sostenere progetti di crescita e investimenti in ricerca e sviluppo, supportare acquisizioni di altre aziende o rami d’azienda, affrontare ristrutturazioni di debito o il finanziamento del ciclo finanziario legato al capitale circolante. La quota di Minibond sottoscritta da Veneto Sviluppo ammonta a 250 mila euro a fronte di un’emissione complessiva pari a 500 mila euro; il Minibond è quotato sul segmento professionale ExtraMOT PRO del Mercato ExtraMOT gestito da Borsa Italiana. Nel corso del 2018 le operazioni perfezionate dal Fondo Veneto Minibond sono state 5 per un investimento complessivo di 5 milioni di euro. Si tratta di operazioni che hanno una durata compresa tra i 6 mesi e i 6 anni e sono state tutte emesse, come previsto dal Regolamento del Fondo stesso, da società operanti sul territorio della Regione del Veneto. I settori di attività in cui rientrano le società emittenti risultano adeguatamente diversificati: Alimentare, Abbigliamento, Cartotecnico, Produzione Scaffalature e Turismo.
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RIATTIVATO IL FONDO DI ROTAZIONE PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI AGEVOLATI ALLE PMI AGROALIMENTARI
08 gennaio 2019
RIATTIVATO IL FONDO DI ROTAZIONE PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI AGEVOLATI ALLE PMI AGROALIMENTARI
Le PMI agroalimentari del Veneto possono nuovamente ricorrere ai finanziamenti della misura agevolativa per il settore primario a loro riservata: la Regione del Veneto, infatti, ha approvato le disposizioni operative per accedere al Fondo di Rotazione per gli investimenti nel settore agroalimentare (L.R 40/2003 - Sezione A) con DGR n. 1674 del 12 novembre 2018 (pubblicata nel BUR n. 115 del 20 novembre 2018), facendo tornare pienamente operativo lo strumento sospeso a dicembre 2014 per esigenze di adeguamento della normativa regionale. Per visionare e scaricare la normativa e la modulistica per accedere al Fondo clicca QUI Le nuove domande di agevolazione, complete dei relativi allegati, devono essere trasmesse dalla banca/società di leasing convenzionata all’indirizzo PEC agevolazioni.venetosviluppo@legalmail.it.
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VENETO SVILUPPO SPA IN ATTIVO ANCHE PER IL 2017
14 giugno 2018
VENETO SVILUPPO SPA IN ATTIVO ANCHE PER IL 2017 La Finanziaria Regionale conferma il proprio trend positivo per il quinto esercizio consecutivo, segnando un utile netto di +1,4 mln di euro. Dividendi per 1 mln di euro distribuiti ai soci. Cinque esercizi consecutivi in attivo riportando un utile che, assieme ai risultati precedenti, accumula 16,2 milioni di euro. La finanziaria regionale Veneto Sviluppo Spa ha chiuso anche il bilancio 2017 in positivo, con un utile complessivo pari a 1,4 milioni di euro. Nonostante il perdurante contesto generale sicuramente sfavorevole caratterizzato, per gli impeghi a breve termine della liquidità aziendale, da tassi medi di remunerazione ancora in discesa (0,70% rispetto al 2016, dove gli stessi rendevano poco più dell’1%), Veneto Sviluppo è riuscita a mantenere positivo l’andamento della redditività del proprio attivo, accelerando gli impieghi in titoli di debito privato (minibond), capitalizzando al meglio gli asset partecipativi mediante i dividendi incassati e i plusvalori realizzati dalle dismissioni, e agendo ulteriormente sul contenimento dei costi. Proprio l’oculatezza nella gestione e un controllo sistematico delle spese ha infatti consentito una ulteriore riduzione dei costi amministrativi del 3,5%, da sommarsi a quella del 19% realizzata nel 2016, permettendo così di passare nel biennio 2015/2017 da 4,6 mln euro agli attuali 3,6 mln euro per le spese di funzionamento della struttura. Ai risparmi di gestione come detto si assommano i plusvalori realizzati dalle migliori opzioni di way-out negli investimenti: la cessione degli impieghi in TBS Group Spa, in Cielle Srl, Si14 Spa e Garmont International Srl hanno consentito di realizzare proventi per 1,8 mln euro. I dividendi invece percepiti dal portafoglio delle partecipazioni, in primis APVS Srl (che detiene il 52% delle quote di VTP Venezia Terminal Passeggeri Spa) si sono assestati a quota 1,017 mln (+2,1% rispetto al 2016), nonostante svalutazioni lorde del portafoglio per un importo complessivo di circa 1,660 mln di euro (per il 60% ascrivibili al recente fallimento della rodigina Bellelli Engineering Spa). Al momento sono 31 in totale le società partecipate da Veneto Sviluppo, di cui 7 in procedura concorsuale o in liquidazione, per un controvalore dell’intero portafoglio di investimento pari a circa 39 mln di euro. Il risultato positivo beneficia anche di ulteriori quattro investimenti significativi realizzati attraverso lo strumento “Veneto Minibond”, con i quali dal 2016 la Finanziaria Regionale, unitamente alla Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo, ha destinato un patrimonio di 24 mln euro a favore di operazioni che mirano a destinare i fondi, raccolti attraverso la sottoscrizione di titoli di debito privato, a nuovi investimenti materiali, immateriali e finanziari per le aziende. Alle due operazioni perfezionate nel 2016 (le società vicentine Antonio Zamperla Spa e Ubs Spa) se ne sono aggiunte infatti altre quattro (le trevigiane Florian Spa e Piave Servizi Srl, la veneziana Boni Spa e nuovamente la Antonio Zamperla Spa di Altavilla Vicentina) per un investimento totale pari a 6 mln di euro, relativo a emissioni obbligazionarie che hanno consentito finanziamenti complessivi per 19 mln di euro. Nel mese di novembre 2017 si è poi perfezionato l’iter finalizzato all’acquisizione integrale delle azioni di FVS SGR Spa, operazione strategica per la finanziaria veneta che consentirà alla società di focalizzare progressivamente nella Sgr tutti gli impieghi di capitale di rischio “a mercato”. La Sgr è stata riportata velocemente in utile ed è stata impressa una forte accelerazione agli impieghi grazie alle tre operazioni completate nel secondo semestre 2017 con le società Exor International Spa di Verona, Brenta P.C.M. Spa di Vicenza e Gruppo Partners Associates Spa di Udine per un controvalore complessivo di 16,4 mln di euro. È inoltre continuato senza sosta anche per tutto il 2017 l'impatto positivo delle misure agevolative a soccorso e sostegno del tessuto produttivo regionale: ammonta a 14.320 il totale delle imprese che hanno beneficiato delle operazioni di finanza agevolata, di garanzia e di riassicurazione del credito, per un importo che al 31.12.2017 si è attestato a circa 1,5 miliardi di euro. Il 2018 sarà invece l’anno di lancio del nuovo strumento dedicato alle imprese anche di grandi dimensioni che si trovano in difficoltà competitiva, per molte derivata anche dalle posizioni incagliate nei confronti delle due ex popolari venete: pur in presenza di un sovra indebitamento queste imprese hanno però mantenuto una solida identità del proprio brand e dei propri prodotti nei mercati internazionali e una buona reddittività operativa. Anche per il 2017 infine, su proposta del Cda presieduto da Fabrizio Spagna, l’assemblea dei soci ha deliberato la distribuzione del dividendo in misura quasi doppia a quello dell’esercizio precedente: 0,89 euro per azione per un totale netto di 1 mln di euro, distribuito fra i soci pubblici e privati in proporzione alle rispettive partecipazioni.
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BILANCIO IN ATTIVO ANCHE PER IL 2016
30 marzo 2017
BILANCIO IN ATTIVO ANCHE PER IL 2016. La Finanziaria Regionale conferma il proprio trend positivo per il quarto esercizio consecutivo, segnando un utile netto di +1,7 mln di euro. Con il bilancio 2016 diventano quattro gli esercizi consecutivi in utile per Veneto Sviluppo Spa. Il Cda della finanziaria regionale guidato da Fabrizio Spagna, nominato recentemente alla presidenza, ha approvato il progetto di bilancio 2016 che registra un risultato positivo di 1,7 mln di euro. Nonostante il perdurante contesto generale sicuramente sfavorevole, caratterizzato da bassi tassi medi di remunerazione ancora in discesa (1,04% rispetto all’ 1,80% del 2015 per gli impeghi a breve termine), Veneto Sviluppo è riuscita a mantenere positivo l’andamento della redditività del proprio attivo, evidenziando ancora una volta la capacità di selezione degli investimenti. Un’oculatezza nella gestione che ha permesso inoltre risparmi del 19% sui costi amministrativi, che passano da 4,6 mln euro del 2015 a 3,7 mln euro, attraverso l’insourcing di diverse attività e un controllo sistematico delle spese; il tutto nonostante i costi obbligati e inderogabili dovuti dall’adeguamento della struttura al nuovo ruolo di operatore vigilato ex art. 106 TUB. Ai risparmi di gestione si assommano i dividendi percepiti dal portafoglio delle partecipazioni (34 in totale, di cui 7 in procedura concorsuale o in liquidazione, le società partecipate da Veneto Sviluppo, per un controvalore dell’intero portafoglio di investimento pari a circa 44 mln di euro) in capo alla finanziaria regionale, che hanno generato proventi finanziari per 872 mila euro (+137% rispetto al 2015). Il risultato positivo beneficia infine di un plusvalore netto di 400 mila euro generato dalle stesse partecipazioni, nonostante le rettifiche per circa 1,4 mln euro che il Cda della finanziaria ha ritenuto di appostare per rendere ancora più solido il bilancio d’esercizio 2016. È continuato senza sosta anche per tutto il 2016 l'impatto positivo delle misure agevolative a soccorso e sostegno del tessuto produttivo regionale: ammonta a 16.700 il totale delle imprese che hanno beneficiato della operazioni di finanza agevolata, di garanzia e di riassicurazione del credito, per un importo che al 31.12.2016 si è attestato a circa 1,1 miliardi di euro. Se il 2015 era stato l’anno di lancio dell’operazione denominata “Veneto Minibond” - con la quale la finanziaria regionale unitamente alla Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo ha destinato un patrimonio di 25 mln euro a favore di operazioni che mirano a destinare i fondi, raccolti attraverso la sottoscrizione di titoli di debito privato, a nuovi investimenti materiali, immateriali e finanziari per le aziende - il 2016 è stato l’esercizio in cui sono state perfezionate le prime due operazioni. A beneficiare dello strumento Veneto Minibond sono state le società vicentine UBC, attiva nel settore dell’abbigliamento e delle calzature che ha emesso un titolo del valore nominale di 500 mila euro, e Zamperla, leader mondiale nella realizzazione e installazione di giostre e di attrazioni per i parchi tematici, che invece ha raccolto 1 mln di euro. “Il quarto bilancio in attivo – ha commentato Fabrizio Spagna Presidente di Veneto Sviluppo – è sicuramente un’altra tappa importante per qualificare sempre più il lavoro di Veneto Sviluppo agli occhi non solo dei propri soci ma dell’intera business community. Un risultato di grande pregio quello ottenuto dal Consiglio di Amministrazione della finanziaria regionale, che è mia intenzione rafforzare ulteriormente con diverse misure utili ad accrescere la competitività delle aziende venete, partendo dalla maggiore diffusione e dal potenziamento proprio di strumenti come i Veneto Minibond”.
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FABRIZIO SPAGNA NUOVO PRESIDENTE DI VENETO SVILUPPO SPA
20 marzo 2017
FABRIZIO SPAGNA NUOVO PRESIDENTE DI VENETO SVILUPPO S.P.A. L’economista veneziano, nominato all’unanimità alla guida della finanziaria regionale, prende il posto del dimissionario Massimo Tussardi. È stato nominato oggi dal Cda della finanziaria regionale il X° Presidente della storia societaria di Veneto Sviluppo S.p.a. Si tratta dell’economista e manager veneziano Fabrizio Spagna, classe ’65, laureato in Economia monetaria a Ca’ Foscari di Venezia e specializzato in finanza quantitativa. Analista, risk manager e consulente in complesse e importanti operazioni finanziarie su scala nazionale ed europea, Fabrizio Spagna è presidente e fondatore di Axia Financial Research, realtà operante nella finanza d’impresa, nell’M&A e nel risk management. Già amministratore delegato della FINSER, finanziaria della Provincia di Padova, ha ricoperto il ruolo di consigliere e co-amministratore delegato di Classica SIM, intermediario vigilato dalla Banca d’Italia. Giornalista professionista dal 2007 e autore di diversi libri di inchiesta, è stato opinionista in materia economico-finanziaria per autorevoli testate nazionali e internazionali. È tuttora teaching assistant presso il Dipartimento di Statistica dell’Università di Padova, sulle tematiche connesse alla gestione dei rischi finanziari d’impresa. Il Cda all’unanimità lo ha indicato alla guida della finanziaria regionale per il biennio 2017/2018. “Ringrazio il Presidente Zaia e tutti i partner istituzionali e societari - ha commentato il neo Presidente Spagna -per la fiducia che hanno voluto riporre in me. So di accettare e iniziare a svolgere un prestigioso e delicato incarico con la consapevolezza che ci sono tematiche complesse che attendono una risposta in tempi brevi dalla finanziaria regionale, nonché valutazioni e scelte che devono armonizzarsi di necessità con il nuovo ruolo di operatore vigilato di Veneto Sviluppo. Non mi sottrarrò al confronto con il territorio e con i suoi diversi operatori e interpreti a tutti i livelli, convinto come sono che si possa e si debba fare il meglio per rilanciare definitivamente il tessuto industriale veneto”.
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28.11.2016: SIGILLO DELL'AUTORITY BANCARIA SUL RAFFORZATO RUOLO DI INTERMEDIARIO VIGILATO DI VENETO SVILUPPO SPA
07 dicembre 2016
28/11/2016 SIGILLO DELL'AUTORITY BANCARIA SUL RAFFORZATO RUOLO DI INTERMEDIARIO VIGILATO DI VENETO SVILUPPO SPA La finanziaria regionale rende noto che è pervenuta in data odierna l’autorizzazione da parte di Banca d’Italia all’iscrizione, in qualità di intermediario finanziario vigilato, della Finanziaria Regionale all’Albo Unico ex art. 106 TUB. Termina così il regime transitorio che si protraeva dal 9 ottobre 2015, data del deposito dell’istanza, permettendo a Veneto Sviluppo Spa l’ingresso a pieno titolo, in sinergia con gli istituti bancari e il sistema dei Confidi, nel mercato degli operatori qualificati del credito a supporto delle pmi. “Per la Finanziaria Regionale è un importante traguardo - ha sottolineato il Presidente di Veneto Sviluppo Spa Massimo Tussardi - che ci permette l’esercizio dell’attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico, in primis alla rete delle nostre imprese territoriali, e che rafforza ulteriormente gli standard operativi della società”.
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12.10.2016:MASSIMO TUSSARDI RINOMINATO PRESIDENTE DI VENETO SVILUPPO SPA
07 dicembre 2016
12/10/2016 MASSIMO TUSSARDI RINOMINATO PRESIDENTE DI VENETO SVILUPPO SPA. Il Presidente uscente riconfermato all’unanimità alla guida della finanziaria regionale Si è tenuta in data odierna l’Assemblea societaria di Veneto Sviluppo Spa che ha nominato i sette nuovi componenti del rinnovato Cda, dopo che il precedente aveva rassegnato le proprie dimissioni 29 agosto scorso in ottemperanza alle determinazioni assunte dalla Regione del Veneto con DGR n. 1329 del 23/08/2016, al fine di consentire l’iscrizione, in qualità di intermediario finanziario vigilato, della Finanziaria Regionale all’Albo Unico ex art. 106 TUB. Il Cda risulta così composto: Massimo Tussardi, Francesco Giacomin (vicepresidente), Simonetta Acri, Patrizia Geria, Leopoldo Mutinelli, Maria Cristina Donà e Andrea Antonelli. All’assemblea ha fatto seguito la prima riunione del Cda in cui si è proceduto alla riconferma in qualità di Presidente di Veneto Sviluppo Spa del manager padovano Massimo Tussardi, indicato nuovamente all’unanimità alla guida della finanziaria regionale fino al termine del triennio 2016/2018.
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30.08.2016: DIMISSIONI DEL CDA PER CONSENTIRE L'ISCRIZIONE ALL'ALBO UNICO EX ART. 106 TUB
07 dicembre 2016
30.08.2016 DIMISSIONI DEL CDA PER CONSENTIRE L'ISCRIZIONE ALL'ALBO UNICO EX ART. 106 TUB La finanziaria regionale rende noto che nella seduta di ieri 29 agosto 2016 il Consiglio d’Amministrazione ha rassegnato le proprie dimissioni in ottemperanza alle determinazioni assunte dalla Regione del Veneto con DGR n. 1329 del 23/08/2016. Questo passaggio esclusivamente tecnico si è reso necessario al fine di consentire l’iscrizione, in qualità di intermediario finanziario vigilato, di Veneto Sviluppo Spa all’Albo Unico ex art. 106 TUB. La Finanziaria Regionale ha infatti presentato a ottobre 2015 domanda per continuare a svolgere la propria attività di intermediario, conservando e rafforzando così i massimi standard operativi tipici dei soggetti sottoposti alla vigilanza dell’authority bancaria. L’obbligatorietà di questa risoluzione consentirà quindi in breve tempo il rinnovo dell’organo amministrativo, la cui composizione passerà dagli attuali 13 a 7 membri. Il nuovo statuto della Finanziaria Regionale, che entrerà in vigore con l’effettiva iscrizione all’Albo Unico ex art. 106 TUB, prevede infatti - come da inderogabile richiesta di Banca d’Italia - che Veneto Sviluppo si doti di un Consiglio d’Amministrazione composto da un minimo di cinque a un massimo di nove membri. Essendo ormai prossimi i tempi di scadenza del processo istruttorio dell’Istituto di Palazzo Koch, gli attuali amministratori hanno rassegnato le proprie dimissioni per favorire la positiva conclusione dell’iter procedurale. L’ordinaria amministrazione di Veneto Sviluppo sarà comunque garantita dagli attuali vertici, Presidente e Cda, che resteranno in carica in regime di prorogatio fino alla nomina del nuovo organo di gestione.
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VENETO SVILUPPO IN UTILE PER IL TERZO ANNO CONSECUTIVO
27 maggio 2016
VENETO SVILUPPO IN UTILE PER IL TERZO ANNO CONSECUTIVO Conferma il trend positivo la Finanziaria Regionale che chiude il bilancio 2015 segnando un utile netto di + 1,8 mln di euro Chiude l’esercizio ancora in utile e per il terzo anno consecutivo la Finanziaria Regionale Veneto Sviluppo Spa presieduta da Massimo Tussardi, il cui Cda ha approvato il progetto di bilancio 2015 che registra un risultato positivo di 1,8 mln di euro. Rispetto agli ultimi due esercizi, dove l’utile era da ascrivere per lo più alle operazioni straordinarie sul portafoglio delle partecipazioni, con le plusvalenze generate dal trasferimento alla società APVS (Autorità Portuale Veneto Sviluppo Srl) della partecipazione nel capitale di VTP (Venezia Terminal Passeggeri Spa) nel 2013 e alla vendita della totalità delle quote detenute in Ascopiave Spa nel 2014, il risultato positivo di quest’anno è da imputarsi prevalentemente alla gestione ordinaria, nonostante il perdurante contesto generale sicuramente non favorevole, caratterizzato da bassi tassi medi di remunerazione in presenza di elevati rischi potenziali per gli impieghi. Un risultato positivo quello della Finanziaria Regionale, prodotto attraverso una politica di impieghi oculati e remunerativi, accrescendo ancora gli interventi a sostegno dell’accesso al credito d’impresa finalizzato agli investimenti produttivi e al riequilibrio del circolante delle aziende e proseguendo selettivamente negli investimenti partecipativi in una logica di merchant. Veneto Sviluppo Spa è così riuscita nell’intento di intensificare anche nel 2015 l'impatto delle misure agevolative a soccorso e sostegno del tessuto produttivo regionale, portando le operazioni deliberate a favore delle aziende venete a un totale di 9.123, con un incremento di circa il 24% rispetto al dato 2014, per un importo della totalità delle operazioni bancarie agevolate, garantite e riassicurate che al 31.12.2015 si attesta a circa 2.112 mln di euro. Oltre all’Area della Finanza Agevolata, anche l’Area delle Partecipazioni ha garantito il proprio apporto all’utile aziendale, permettendo nel 2015 il realizzo di plusvalenze nelle dismissioni. Sono 34 ad oggi le società partecipate nel capitale da Veneto Sviluppo, per un portafoglio totale di investimenti pari a circa 33 mln di euro. Nel 2015 nel segmento del merchant sono state due le dismissioni e altrettante le nuove partecipazioni di rilievo. La Finanziaria Regionale ha infatti ceduto il 35% della partecipazione in Galilei Refrigerazione Spa, attraverso un’operazione di buy-back con totale riacquisto delle quote da parte del management aziendale, per un controvalore di 491 mila euro. Con successo si è chiusa anche la vendita sul mercato di un pacchetto di azioni della società quotata TBS Spa, attiva nel settore biomedicale, e che ha permesso di realizzare una plusvalenza di 125 mila euro rispetto al valore dell'investimento. I progetti di equity, che fin da subito hanno evidenziato performance sopra le attese, sono stati quelli in Garmont International Srl, una re-start aziendale nel settore della calzatura tecnica outdoor del distretto montebellunese, che ha registrato una crescita del 40% del fatturato e del 105% dell’Ebitda in poco più di un anno e quello di Officine Stellari Srl, società vicentina che produce telescopi per il settore difesa ed aerospaziale e che sta rispettando i propri target con una crescita del 37% rispetto al fatturato del 2014. Il nuovo Cda insediatosi a fine gennaio 2016 sotto la guida di Massimo Tussardi ha ritenuto opportuno avviare un processo di assessment estremamente approfondito, con l’ausilio di un team di professionisti della società di revisione PriceWaterhouseCoopers, con riguardo agli investimenti partecipativi. Le risultanze emerse da questa ricognizione hanno portato l’organo di gestione ha effettuare cautelativamente rettifiche di valore a bilancio e ad accantonamenti lordi per circa 3 mln di euro, per lo più ascrivibili alle performance di alcune partecipazioni non in linea con i rispettivi piani industriali. In ultima il 2015 è stato anche l’esercizio in cui Veneto Sviluppo Spa, unitamente alla Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo, ha lanciato a chiusura anno l’operazione denominata “Veneto Minibond” che mira a destinare i fondi, raccolti attraverso la sottoscrizione di titoli di debito privato, a nuovi investimenti materiali, immateriali e finanziari per le aziende. Lo strumento è diventato operativo già nei primi mesi del 2016, permettendo di concludere già la prima operazione a marzo 2016, attraverso un’emissione del valore di 250 mila euro a favore della vicentina UBC, società attiva nel settore dell’abbigliamento e delle calzature che nell’ultimo triennio ha avuto un significativo incremento del volume d’affari soprattutto estero e delle marginalità reddituali operative. “Partiamo da questi incoraggianti risultati sulle performance di alcuni importanti nostri investimenti in equity – ha commentato Massimo Tussardi Presidente di Veneto Sviluppo – per rafforzare già da quest’anno il nostro intervento di sostegno alle aziende venete siano esse start up o re–start, con una maggiore attenzione sia alla fase di analisi preliminare sull’opportunità dell’investimento, che di successivo controllo sull’attuazione dei piani aziendali. Faremo in modo – conclude Tussardi – che i necessari interventi in aiuto alle crisi d’impresa siano declinati in via esclusiva attraverso l'utilizzo dei Fondi a valere sulle leggi regionali.”
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VENETO SVILUPPO ESERCITA LA PRELAZIONE SULLE QUOTE DI APVS
10 maggio 2016
VENETO SVILUPPO ESERCITA LA PRELAZIONE SULLE QUOTE DI APVS La Finanziaria Regionale contestualmente ha scelto il partner di minoranza per lo sviluppo della attività di gestione della croceristica. La Finanziaria Regionale Veneto Sviluppo Spa rende noto che con delibera del 9 maggio 2016 il Consiglio di Amministrazione ha esercitato il diritto di prelazione sul 65,98% del capitale sociale di APVS Srl, posto in vendita da APV Investimenti Spa, holding interamente detenuta dall’Autorità Portuale di Venezia. APVS Srl è una società costituita nel 2013 da APV Investimenti con Veneto Sviluppo Spa e detiene a sua volta il 53% di VTP Spa, società che gestisce il Terminal Passeggeri di Venezia. Come noto l’Autorità Portuale di Venezia ha messo in vendita, attraverso apposito bando di gara, il 99% della propria partecipazione in APVS Srl. Al bando di gara ha partecipato come unico offerente una cordata di privati composta dalle principali compagnie di navigazione (MSC Crociere, Costa Group, Royal Caribbean) e il gestore terminalistico Global Liman Isletmeleri A.S., raggruppati sotto la ragione sociale Venezia Investimenti Srl, che ha offerto poco più di 24 milioni di euro per l’acquisto dell’intera quota oggetto di cessione. Veneto Sviluppo ha deciso oggi di esercitare il proprio diritto di prelazione statutariamente previsto, alla stesso prezzo offerto dalla cordata privata. Ai sensi della normativa di vigilanza Veneto Sviluppo è tenuta a rispettare stringenti limiti di concentrazione delle risorse allocate nei singoli investimenti rispetto al proprio patrimonio; per tale ragione, la Finanziaria Regionale è tenuta a porre immediatamente in vendita una quota pari al 48% di APVS Srl, mantenendo contestualmente una partecipazione di controllo pari al 51%. Il Consiglio di Amministrazione di Veneto Sviluppo ha quindi valutato due differenti offerte per l’alienazione delle quote e nell’ambito dell’analisi dei contenuti di queste, ha ritenuto preferibile quella di Venezia Investimenti Srl, in quanto consente alla Finanziaria Regionale di ottenere il controllo di APVS con un minore esborso finanziario, oltre a fornire adeguate garanzie sullo sviluppo del business gestito da VTP. Venezia Investimenti Srl verserà a Veneto Sviluppo circa 17,5 mln euro per l’acquisto del 48% delle quote, con facoltà per la Finanziaria Regionale nel periodo compreso fra il 15.05.2017 e il 15.11.2018 di cedere a proprio insindacabile giudizio una percentuale variabile fra il 3% e il 51% del capitale di APVS alla stessa Venezia Investimenti, ad un prezzo parametrato al corrispettivo pagato da Veneto Sviluppo in data odierna per l’esercizio della prelazione, oltre a una maggiorazione del 2% annuo. Venezia Investimenti garantisce con una fideiussione bancaria a prima richiesta questa seconda fase dell’operazione. Il perfezionamento dell’operazione è comunque subordinato al fatto che nè Apv Investimenti nè gli altri soci di VTP esercitino a loro volta il proprio diritto di prelazione sul 48% messo ij vendita da Vento Sviluppo. “Alla fine di tutta l’operazione con un esborso minimo di circa 6,5 milioni - ha commentato il presidente di Veneto Sviluppo Massimo Tussardi - diventiamo soci di maggioranza di una società che può fare molto per l’economia del territorio e che già genera marginalità operative di circa 9 mln di euro, con potenzialità di crescita anche attraverso attività complementari, oggi non pienamente attivate”.
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PRESIDENTE ZAIA: "GIOVANI, GARANZIA IMPRESE E PARTECIPATE, LE ‘MISSION’ DELLA FINANZIARIA REGIONALE"
17 febbraio 2016
VENETO SVILUPPO, PRESIDENTE ZAIA: "GIOVANI, GARANZIA IMPRESE E PARTECIPATE, LE ‘MISSION’ DELLA FINANZIARIA REGIONALE"
Non solo garante per il credito alle imprese, ma agente di mercato, ‘soggetto ‘advisor’ e ‘player’ veneto nel mercato finanziario che si sta aprendo con la dismissione delle partecipate pubbliche e il percorso verso la quotazione in borsa delle imprese venete. Sono questi i compiti che il presidente della regione Veneto Luca Zaia ha affidato ai nuovi amministratori di Veneto Sviluppo, incontrati ieri a palazzo Balbi. Al primo incontro della Giunta veneta con il neo-presidente Massimo Tussardi, il vice Francesco Giacomin e l’intero ‘board’ della società finanziaria, il presidente della Regione (azionista di maggioranza della società finanziaria controllata per il 51% dalla regione e per il 49% dagli istituti di credito) ha allargato la nuova ‘mission’ di Veneto Sviluppo al ruolo di investitore istituzionale. “I bilanci dei comuni sono allo stremo e la dismissione delle quote di partecipazione nelle multiutilities diventa obbligatoria. Chiedo ai nuovi amministratori Veneto Sviluppo di valutare la possibilità di portarsi in pancia queste quote, perché è compito del pubblico garantire tariffe a prezzi equi e mantenere la governance nel territorio. Se non sarà la finanziaria regionale a comprare, queste quote finiranno nelle mani di altri investitori che privilegeranno obiettivi di mercato”. Veneto Sviluppo, che nell’ultimo quinquennio ha garantito l’accesso al credito a 15 mila imprese venete, dovrà tuttavia continuare ad essere ‘volano di sviluppo’ per l’economia venta grazie al proprio ruolo di garanzia. “Il credito alle start up d’impresa e un affiancamento su misura ai progetti imprenditoriali dei giovani devono essere il ‘core business’ della società finanziaria”, ha ricordato Zaia, insistendo in particolare nei settori del turismo, dell’agricoltura e della manifattura che costituiscono il traino dell’economia veneta. “Ringrazio pubblicamente della fiducia il presidente Zaia – ha esordito il neopresidente di Veneto Sviluppo, Massimo Tussardi – e rivolgo un pensiero di riconoscenza al mio predecessore, Giorgio Grosso, il cui impegno ha permesso il riassetto e il riposizionamento della società, così strategica per arginare gli effetti della crisi e rilanciare il tessuto industriale veneto. Svolgeremo questo incarico con il massimo spirito di servizio, mettendo a fattor comune le specifiche competenze di tutti noi componenti degli organi sociali e del management della finanziaria. Lavoreremo sui fronti aperti e da aprire, sulla base delle indicazioni del socio di maggioranza, con un'attenzione particolare alla ottimizzazione dell'utilizzo delle risorse agevolate da parte di tutte le provincie venete, in modo da massimizzarne la distribuzione territoriale, a tutto vantaggio del sistema delle PMI". Ma con una leva finanziaria da un miliardo e mezzo di euro, Veneto Sviluppo può operare da banca puntando a veri e propri investimenti. “Conferiremo alla finanziaria tutte le partecipazioni societarie della Regione – ha annunciato Zaia– e chiederemo di agire protagonista nella dismissioni delle multiutilities. Ci interessa fare un ragionamento di sistema, pensando ad esempio a costituire una holding delle autostrade del Nordest con il Friuli Venezia Giulia, la provincia autonoma di Trento e l’Alto Adige. Non ci interessa comprare ‘pezzetti’ di asfalto, ma arrivare ad una gestione unitaria della rete sinora controllata da Autovie venete, CAV, società Brescia-Padova e Autostrada del Brennero, al fine di garantire l’interesse pubblico, cioè pedaggi sostenibili e investimenti infrastrutturali”. “Al Consiglio di amministrazione e al collegio sindacale diciamo grazie per la grande responsabilità che si sono assunti – ha concluso Zaia – Voglio ricordare ai veneti che gli emolumenti che percepiranno in questi cinque anni sono poco più che simbolici: non copriranno nemmeno delle spese nel caso di una eventuale contestazione del loro operato".
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MASSIMO TUSSARDI NUOVO PRESIDENTE DI VENETO SVILUPPO SPA
29 gennaio 2016
MASSIMO TUSSARDI NUOVO PRESIDENTE DI VENETO SVILUPPO SPA Il manager padovano nominato all’unanimità alla guida della finanziaria regionale per il triennio 2015/2017. È stato nominato oggi durante la prima seduta del nuovo Cda il IX° Presidente della storia societaria di Veneto Sviluppo S.p.a. Si tratta del padovano Massimo Tussardi, classe ’61, un recente passato al vertice di Banca Antonveneta prima, come Vice Direttore Generale Vicario, e successivamente in Cassa Risparmio del Veneto nel ruolo apicale di Direttore Generale. Da fine 2013 si occupa di consulenza finanziaria. Il Cda all’unanimità lo ha indicato alla guida della finanziaria regionale per il triennio 2015/2017. “Si tratta di un prestigioso incarico che intendo assolvere con il massimo spirito di servizio – ha commentato il neo Presidente Tussardi – mettendo a fattor comune le mie competenze e quelle di alto livello dei componenti degli organi sociali e del management della finanziaria. Ringrazio pubblicamente della fiducia il Presidente Zaia e tutti i partner istituzionali e bancari coinvolti a vario titolo nel rilancio del sistema produttivo regionale. Riconoscenza va anche al mio predecessore Giorgio Grosso, che ha permesso il riassetto e il riposizionamento di questa realtà, così strategica per arginare gli effetti della crisi, sorreggere l’impresa e rilanciare il tessuto industriale veneto. A noi il compito di fare ancora meglio.” Il nuovo Consiglio di Amministrazione vede alla vicepresidenza Francesco Giacomin; consiglieri: Andrea Antonelli, Luigi Barbieri, Antonio Rigon, Simonetta Acri, Pietro Codognato Perissinotto, Leonardo Colle, Patrizia Geria, Francesco Giovannucci, Leopoldo Mutinelli, Giansandro Todescan, Donatella Vernisi. Il Collegio sindacale è presieduto da Nicola Cecconato; sindaci effettivi Cinzia Giaretta ed Enzo Nalli. MASSIMO TUSSARDI, PRESIDENTE VENETO SVILUPPO SPA IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI VENETO SVILUPPO SPA, MANDATO 2015-2017
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VENETO SVILUPPO: TRE ANNI DI SOSTEGNO ALL'IMPRESA VENETA
20 gennaio 2016
VENETO SVILUPPO: TRE ANNI DI SOSTEGNO ALL'IMPRESA VENETA Sono oltre 18.600 le imprese regionali che, con diverse modalità, hanno visto il supporto della finanziaria regionale nel triennio 2013-2015 Si conclude in questi giorni il mandato triennale del Cda di Veneto Sviluppo Spa, presieduto dal luglio 2012 da Giorgio Grosso, che ha profondamente rivisitato, aggiornato e rilanciato il ruolo di “partner d’impresa” proprio della finanziaria regionale del Veneto. Non solo i bilanci nuovamente in attivo dopo anni di perdite (+ 6,8 mln di euro la chiusura del bilancio 2013 e + 4,5 milioni di euro quella dell’esercizio 2014, con un 2015 che nelle attese dovrebbe confermarsi con risultati ancora positivi), ma soprattutto un impegno concreto ed efficace nella strategia di conservazione prima e di rilancio poi del sistema produttivo regionale, attraverso l’impiego ottimale dei fondi di rotazione e dei fondi di garanzia e di contro garanzia e dei fondi per investimenti in equity, lavorando in massima sinergia con i partner istituzionali e bancari e al fianco, in un nuovo sodalizio fortemente proficuo, del sistema dei Confidi veneti. Un triennio di persistente crisi industriale e produttiva, dove Veneto Sviluppo ha operato prevalentemente per assicurare, soprattutto alle imprese di piccole e piccolissime dimensioni, maggiori possibilità di accesso al credito, condizione essenziale per il mantenimento e lo sviluppo dell’attività aziendale.
Sono state oltre 18.600 le operazioni deliberate nel triennio trascorso a sostegno dell’accesso al credito d’impresa a favore delle pmi regionali, finalizzate sia agli investimenti produttivi che al riequilibrio del circolante; interventi che hanno permesso un afflusso totale di risorse pari a oltre 1,6 miliardi di euro nel periodo, registrando un trend costantemente crescente, in media del 30% in ciascun anno. Oltre 5.900 i finanziamenti agevolati a tasso zero concessi alle imprese richiedenti, per un controvalore di 700 mln/euro, con un impegno di risorse regionali per circa 350 mln/euro. Più di 12.400 gli interventi che hanno riguardato i fondi destinati alla riassicurazione del credito, la misura di contro garanzia attivata nel secondo semestre 2013 per sostenere l’intervento dei Confidi a garanzia degli affidamenti al circolante delle imprese, e che nell’esercizio 2015 ha registrato un incremento del numero delle operazioni evase pari al 58%. Un’azione di supporto diretto a tutta la filiera del credito in Veneto, che ha permesso di salvaguardare, per quanto possibile, il patrimonio imprenditoriale regionale in particolar modo nelle realtà industriali e artigianali del vicentino (destinatarie del 28% degli interventi), veneziano (21%), padovano (16%) e trevigiano (15%).
Dal 2013 è mutato anche l’approccio agli investimenti partecipativi in una logica di merchant, favorendo sempre più da una parte l’ingresso nel capitale delle realtà produttive venete con forte tendenza a ricerca e innovazione (Officine Stellari, Develon e Interplanet nel vicentino, H-Farm a Treviso, Si14 a Padova) e rilanciando dall’altra, con investimenti mirati, anche il sistema delle aziende in crisi - il fenomeno cosiddetto delle “re start-up”- fra le quali la trevigiana Garmont International e la padovana Fonderie Zen. Per la prima volta inoltre nella storia della finanziaria regionale sono stati investiti 550 mila euro anche per la salvaguardia, il riposizionamento e il rilancio di tre importanti società cooperative (Kuni in provincia di Verona, Consorzio Tabacchicoltori del vicentino e la cooperativa padovana Lavoratori Zanardi). Così le società e le cooperative partecipate nel capitale da parte della finanziaria regionale nei tre anni sono state 15, per un contro valore di investimento pari circa a 12 mln/euro. Ad oggi il totale delle partecipazioni ammonta quindi a 31 società, una cifra che colloca Veneto Sviluppo, a giudizio degli analisti finanziari, tra i più performanti operatori attivi nel panorama nazionale nell’equity delle imprese.
“Chiudiamo questo triennio con la certezza di aver fatto tutto il nostro possibile per arginare la crisi, sorreggere l’impresa e rilanciare il tessuto produttivo veneto” - ha affermato Giorgio Grosso, Presidente di Veneto Sviluppo. “Siamo riusciti probabilmente a intercettare in tempo una parte importante delle impellenti esigenze delle nostre pmi, intervenendo fin da subito per favorire e garantire l’accesso al credito alle aziende attraverso il sistema virtuoso delle garanzie e delle contro garanzie, per favorirne l’uscita dai gravosi effetti della congiuntura economica con misure anticrisi di nuova concezione come la riassicurazione del credito e i “tranched cover”, con modelli di investimento legati al riassetto e al rilancio dell’industria attraverso gli investimenti in equity, e mediante sperimentazioni riuscite, così come è stato l’anticipo di circa 415 mila euro per la cassa integrazione straordinaria a 87 lavoratori, dipendenti di aziende venete.”
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NASCE FINANZIARIA FRIULI VENETO SVILUPPO SGR
03 settembre 2013
NASCE FINANZIARIA “FRIULI VENETO SVILUPPO SGR”. OGGI A VENEZIA LA FIRMA CON ZAIA E SERRACCHIANI. È stato presentato e firmato oggi, nella sede della Giunta Regionale del Veneto, alla presenza del Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, e del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, l’accordo che avvia la co-partecipazione azionaria in Friulia Sgr delle due Finanziarie regionali, Friulia Spa e Veneto Sviluppo Spa. In virtù dell’accordo, la società Friulia SGR, fino a oggi interamente posseduta da Friulia S.p.A, vede l’ingresso nel capitale sociale di Veneto Sviluppo Spa per il 51% delle quote. La nuova Sgr interregionale adotterà a breve la sigla sociale di FVS Sgr (acronimo di Friuli Veneto Sviluppo Sgr), per esplicitare e rendere riconoscibile fin dal nome l’identità territoriale delle due Finanziarie e le loro accomunate specificità. Si tratta di un importante progetto di partnership a sostegno del tessuto imprenditoriale dei due territori, finalizzato all’aumento della massa critica di competenze e fondi disponibili dedicabili alle attuali e stringenti necessità delle Pmi, con l’ulteriore dichiarato obiettivo di attrarre anche capitali privati, in un momento congiunturale in cui molte piccole e medie imprese a Nord Est stanno soffrendo a dismisura la crisi congiunturale, con cali di fatturato e di margini operativi che hanno originato un sensibile aumento dell’esposizione bancaria e un degrado del merito creditizio. La nuova SGR si porrà anche come punto di riferimento per investitori istituzionali e privati che vorranno condividere gli impegni nelle Pmi del territorio trovando, sia nella SGR, sia nelle due società regionali, un canale privilegiato per l’individuazione delle aziende meritevoli e il successivo affiancamento nelle strategie di crescita. “Questa operazione – ha sottolineato Zaia – segna in qualche modo la storia delle nostre due Regioni, perché di fatto cancelliamo i confini e uniamo le forze per sostenere gli imprenditori del Nordest nella lotta alla crisi. Creiamo una leva da oltre un miliardo di euro, concretizzando il sogno di realizzare una vera e proficua economia di scala con un approccio assolutamente innovativo e puntiamo a sostituirci a quel socio occulto delle nostre imprese che sono le banche. Rinunciamo ognuno ad un po’ di autonomia e a molte poltrone per mettere le nostre forze unite a disposizione delle nostre imprese”. “Mentre s’intravvedono finalmente segnali d’inversione del ciclo recessivo della nostra economia – ha sottolineato la Serracchiani – occorre più che mai concentrare inventiva e risorse sul nostro tessuto produttivo. Con questa operazione, il Friuli Venezia Giulia porta in dote competenze ed esperienze particolarmente utili alle strategie dell’innovazione e dell’internazionalizzazione, maturata grazie a un’assidua pratica di collaborazione tra il sistema delle imprese e la propria straordinaria rete di istituti di ricerca”.
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PARTE LA RIASSICURAZIONE DEL CREDITO
29 giugno 2013
750 MILIONI DI AFFIDAMENTI A FAVORE DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE DEL VENETO, GARANTITI DAI CONFIDI, ATTRAVERSO UN NUOVO STRUMENTO DI “RIASSICURAZIONE DEL CREDITO”. Regione, Veneto Sviluppo, Banche e Confidi 107 alleati per l’allungamento dei termini di rientro del credito, per un nuovo consolidamento dell’indebitamento, per il sostegno al circolante. Nuova procedura elettronica per la presentazione della domanda. Massiccia campagna di informazione anche attraverso tutti gli sportelli bancari. Circa 750 milioni di finanziamenti a favore delle piccole e medie imprese del Veneto (PMI). E’ quanto prevede un innovativo strumento presentato oggi, nella sede di Veneto Sviluppo, dal Presidente della Giunta Regionale del Veneto, Luca Zaia, dall’Assessore all’Economia e Sviluppo, Maria Luisa Coppola e dal Presidente della finanziaria regionale, Giorgio Grosso, che hanno siglato la convenzione con i Confidi ex art. 107 TUB e sottoscritto con gli istituti di credito un accordo per garantire una massiccia e capillare informazione all’iniziativa. Si tratta di un nuovo e differente approccio degli operatori finanziari che operano sul territorio a favore delle imprese. Dalla collaborazione attiva e costruttiva realizzatasi attraverso il lavoro di un tavolo tecnico (voluto dalla Regione del Veneto), Regione, Veneto Sviluppo, Confidi e Istituti di credito hanno ideato e strutturato un meccanismo di “riassicurazione del credito in forma agevolata”. Il nuovo strumento è dedicato alle PMI che necessitano di finanziamenti per ottenere liquidità e si suddivide in tre linee di intervento, aventi ad oggetto: A. il sostegno ad operazioni di allungamento dei termini di rientro, entro i 36 mesi, di finanziamenti bancari ordinari chirografari; B. il sostegno a finanziamenti bancari ordinari chirografari, concessi alle PMI sotto qualsiasi forma e finalizzati al consolidamento dell’indebitamento a breve e medio termine (24-48 mesi); C. il sostegno al circolante per operazioni finanziarie bancarie di qualsiasi genere, aventi durata massima di 18 mesi meno un giorno, diverse dai finanziamenti e finalizzate all’ottenimento di finanza addizionale ed al rinnovo delle linee in scadenza. Alla riassicurazione sono riservati dalla Regione 16 milioni di euro nell’ambito della dotazione del Fondo Regionale di Garanzia. Una decisione varata all’unanimità con delibera della Giunta Regionale n. 714 del 14 maggio scorso, che ora entra definitivamente in vigore. La “riassicurazione” funziona come un “moltiplicatore”. L’iniziativa della “riassicurazione del credito”, unitamente a quella dei tranched cover, avviata a fine marzo, sarà in grado di attivare finanziamenti per circa 1 miliardo di euro. Come dovranno comportarsi in concreto le imprese interessate? Per godere della riassicurazione del credito in forma agevolata, potranno rivolgersi alle loro banche di fiducia o ai Confidi 107 TUB, convenzionati con Veneto Sviluppo (elenco reperibile sul sito www.venetosviluppo.it). Le banche, per parte loro, effettueranno l’analisi del merito creditizio dell’impresa: se l’esito sarà positivo, erogheranno il finanziamento. I Confidi, previa favorevole valutazione dell’operazione, la garantiranno. Veneto Sviluppo assicurerà, nella forma della riassicurazione, una significativa copertura delle eventuali perdite che dovessero determinarsi a carico dei Confidi, qualora l’impresa finanziata non fosse più in grado di far fronte ai propri impegni. Il processo per l’ottenimento della Riassicurazione sarà veloce e trasparente grazie alla domanda elettronica, il canale telematico per la presentazione delle domande di agevolazione a Veneto Sviluppo. Il nuovo strumento sarà oggetto di una campagna pubblicitaria capillare, realizzata dalle Banche, dai Confidi, dalle Associazioni di categoria e dalla Camere di Commercio. La nuova collaborazione nata tra la Regione e il suo braccio operativo, Veneto Sviluppo, con Confidi e Banche è un ulteriore, reale ed efficace passo per il sostegno alle imprese del territorio.
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APPROVATO DALL’ASSEMBLEA DEI SOCI IL BILANCIO 2012
14 maggio 2013
APPROVATO DALL’ASSEMBLEA DEI SOCI IL BILANCIO 2012 Al risultato positivo dell’attività operativa e ad un andamento dei primi mesi del 2013 che, se confermato, porterà quest'anno ad un utile di esercizio superiore ai tre milioni di euro, si è contrapposta la necessità di una significativa svalutazione del valore di alcune importanti partecipazioni anche in aderenza alle regole imposte dai principi contabili internazionali. Si può riassumere così, il bilancio 2012 di Veneto Sviluppo approvato dall'Assemblea dei Soci lo scorso venerdì 10 maggio. «La perdita deriva essenzialmente dalla svalutazione di attività iscritte in bilancio in esercizi precedenti e deterioratesi a causa della crisi economica in atto», spiega il presidente della Finanziaria Regionale, Giorgio Grosso. Come è noto, la svalutazione principale riguarda la partecipata CIS (Compagnia Investimenti e Sviluppo Spa di Villafranca di Verona), che ha portato a una perdita di 8 milioni 96 mila euro (4 milioni 667 mila euro in base ai principi contabili nazionali) Nessuna perdita, invece, per quanto riguarda la gestione dei Fondi regionali e misti (Regione-Veneto Sviluppo-Banche) sui quali si concentra in misura prevalente l'attività della Finanziaria Regionale, mentre la liquidità è passata a 90 milioni di euro (migliorata di 6 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente). L'Assemblea ha provveduto infine a nominare nel Cda della finanziaria regionale Franco Gallia, direttore generale della Cassa di Risparmio di Venezia, in sostituzione del dimissionario Massimo Tussardi.
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VENETO SVILUPPO ENTRA NEL CAPITALE DI EXPOVENICE SPA
03 maggio 2013
VENETO SVILUPPO ENTRA NEL CAPITALE DI EXPOVENICE SPA Veneto Sviluppo ha partecipato all’aumento del capitale sociale di Expo Venice Spa, società fieristica veneziana, che sale così da 1 milione di euro a 1 milione e 100 mila euro. Anche grazie al supporto di Veneto Sviluppo, Expo Venice si ripromette di contribuire a portare avanti il progetto Veneto Exhibitions, società di gestione di eventi fieristici che prevede la centralità di Venezia nel sistema fieristico veneto, anche in previsione delle opportunità che si stanno presentando con l’Expo 2015. «Attraverso questa operazione – sostiene il presidente di Veneto Sviluppo, Giorgio Grosso – la finanziaria regionale intende rilanciare una propria presenza all'interno dell'eccellenza del sistema fieristico veneto, investendo su una vetrina, come quella veneziana, proiettata a giocare un ruolo fondamentale in occasione dell'Expo 2015. In quest'ottica, la figura di Piergiacomo Ferrari, ex top manager di FieraMilano e attuale presidente di Expo Venice, e l'intero assetto societario e aziendale della realtà fieristica veneziana, risultano essere garanzia per il raggiungimento dell'importante obiettivo». Va anche sottolineato che Expo Venice ha già in essere una partnership industriale con PadovaFiere per lo sviluppo delle manifestazioni fieristiche nell’asse Venezia-Padova e ha collaborazioni avviate con Verona Fiera, per le manifestazioni Salone dei Beni e delle Attività Culturali e Nature, e con la Fiera di Vicenza, che ha partecipato con sponsorizzazioni al Gran Teatro di Piazza San Marco, il palco dove si svolgono i principali spettacoli del Carnevale di Venezia, e al Salone dei Beni e delle Attività Culturali. Questi accordi di collaborazione confermano la capacità di Expo Venice di saper cogliere le opportunità offerte da Venezia nell’essere una piattaforma di partenza e sviluppo per l’internazionalizzazione del sistema fieristico veneto. «L’ingresso di Veneto Sviluppo rafforza Expo Venice nella sua missione di sviluppare un mercato di valenza internazionale sul palcoscenico di Venezia, contribuendo allo sviluppo economico della città - afferma Piergiacomo Ferrari, presidente di Expo Venice -. Si tratta di un riconoscimento alla volontà di creare sinergie con le realtà imprenditoriali ed istituzionali non solo del territorio veneziano».
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VENETO SVILUPPO ENTRA IN NEURIMPULSE
09 aprile 2013
VENETO SVILUPPO ENTRA IN NEURIMPULSE. L’operazione, condotta dal Fondo di Capitale di Rischio, ha portato la finanziaria regionale a detenere il 30% del capitale sociale dell’azienda padovana. ”Una newco veneta, innovativa e brillante, che opera con promettente successo di idee e risultati in un settore fra i più delicati e strategici come quello sanitario”. Così Giorgio Grosso, presidente della finanziaria regionale, ha sintetizzato le ragioni dell’ingresso di Veneto Sviluppo nel capitale di Neurimpulse, azienda padovana di Rubano che ha ideato e realizzato un innovativo sistema per la neuro stimolazione periferica contro il dolore cronico. La partecipazione è stata presentata nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte, oltre ai vertici della finanziaria regionale, Angelo Lino del Favero, direttore generale Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino, Eugenio Centin Snichelotto, presidente Neurimpulse srl, il dott. Marzio Bevilacqua, primario Terapia antalgica dell’Ospedale Civile di Treviso e il prof. Enrico Polati, direttore Cattedra Universitaria Anestesia, Rianimazione e Terapia Antalgica di Verona Borgo Roma. “Veneto Sviluppo - ha sottolineato Giorgio Grosso, presidente della finanziaria regionale - ha acquisito il 30% per cento del capitale sociale di Neurimpulse, per un controvalore di 600 mila euro; con questa operazione intendiamo sostenere una promettente realtà produttiva del tessuto economico veneto: l’azienda, infatti, opera all'interno di un mercato molto esteso in una posizione di eccellenza, soprattutto in considerazione del contenuto fortemente innovativo dei suoi prodotti”. L’operazione è stata condotta ricorrendo allo strumento del Fondo di Capitale di rischio che, grazie a questo intervento, arriva così a dieci operazioni condotte dal suo avvio, nel 2010, per circa 6 milioni e 700 mila euro di investimenti partecipativi. “Con il suo ingresso in Neuroimpulse - ha commentato l’assessore alla sanità, Luca Coletto - Veneto Sviluppo ha fatto una scelta significativa che ha tutta la mia condivisione. La sanità non è un semplice sistema di spesa come viene troppo spesso considerato, ma anche un settore capace di innescare impresa e con essa benessere e posti di lavoro. E’ questo, a mio avviso, il messaggio più importante che esce da questa operazione. Sono certo che l’operazione porterà i frutti attesi, anche perché si innesta in un settore come quello dell’innovazione, che avrà una sempre maggiore importanza nell’ambito di un sistema sanitario avanzato come quello veneto”. “Siamo molto soddisfatti di questo ingresso da parte della finanziaria regionale – ha evidenziato Eugenio Centin Snichelotto, titolare della azienda – che ci permetterà di affrontare, in modo solido e strutturato, nuovi progetti di crescita e sviluppo legati al nostro prodotto che presenta delle potenzialità nelle quali già oggi il mercato dimostra di credere. Ricordo che il dolore cronico colpisce oggi più di un quarto della popolazione italiana adulta fra i 40 e i 50 anni e ne compromette la vita sociale, lavorativa ed emotiva. Già da questi pochi numeri si può comprendere come sia sempre più avvertita l’esigenza di terapie antalgiche specifiche ed efficaci, per le quali Neurimpulse si è impegnata fin dalla sua nascita”. “Oggi il concetto di tutela della salute non è più solo limitato alla cura della malattia – ha evidenziato Angelo Lino Del Favero, direttore generale Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino – ma consiste nel preoccuparsi del benessere della persona nel suo complesso e in un’accezione che contempla anche l’impatto sociale. Il dolore cronico è una situazione patologica ad alto impatto sociale: basti pensare che in Europa una persona su 5 ne soffre. Per questo motivo soluzioni come i prodotti di Neurimpulse sono molto interessanti e significative”. E’ in uno scenario di forte impatto sociale che si colloca l'attività dell'azienda padovana, perché quando la terapia farmacologica fallisce o risulta insufficiente, la neurostimolazione (che attraverso dei sottili elettrodi va ad interrompere gli impulsi del dolore) diventa un rimedio fondamentale
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AL VIA IL TRANCHED COVER, CHE FACILITA L’ACCESSO AL CREDITO
25 marzo 2013
ZAIA: “IN ARRIVO 127 MILIONI DI EURO DI FINANZIAMENTI AGEVOLATI ALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE DEL VENETO”: PRESENTATA LA PRIMA OPERAZIONE DI UN INNOVATIVO STRUMENTO FINANZIARIO, IL "TRANCHED COVER”, CHE FACILITA L’ACCESSO AL CREDITO. E’ stata presentata nella sede di Veneto Sviluppo la prima parte dell’accordo di portafoglio di finanziamenti destinati alle piccole e medie imprese venete e agevolati mediante lo strumento finanziario denominato “Tranched Cover” (ovvero “garanzie di portafoglio”), di cui la Regione del Veneto ha definito le modalità operative con DGR n. 789/2012.
Erano presenti il Presidente della Giunta Regionale, Luca Zaia, il Presidente di Veneto Sviluppo, Giorgio Grosso accompagnato dalla tecnostruttura della società controllata dalla Regione, i rappresentanti dei sette Confidi vigilati ex art. 107 del Testo unico bancario (Neafidi, Cofidi Veneziano, Artigianfidi Vicenza, ApiVeneto Fidi, Terfidi, Fidimpresa Venezia, CRGA) che hanno aderito all’iniziativa e i rappresentanti delle banche (Antonveneta e Unicredit). La prima tranche della parte del fondo di garanzia riservata ad operazioni di tranched cover prevede un impegno di 4,5 milioni di Euro, somma già stanziata dalla Regione del Veneto, che consentirà l’erogazione di finanziamenti per circa 127 milioni di euro alle PMI operanti nella Regione in ogni settore economico. Le risorse che la Regione del Veneto riserverà complessivamente all’iniziativa ammonteranno a 10 milioni di euro. Esse costituiscono parte della dotazione del Fondo Regionale di Garanzia gestito da Veneto Sviluppo. Tale strumento, che rappresenta una vera e propria innovazione nel panorama agevolativo regionale e che è stato considerato una “best practice” a livello nazionale, ha la finalità di facilitare ed agevolare l’accesso al credito delle PMI venete. Il “Tranched Cover” interviene infatti a sostegno dei fabbisogni di liquidità di breve termine delle PMI venete operanti in tutti i settori economici e prevede il coinvolgimento commerciale e finanziario dei Confidi. In concreto, le piccole e medie imprese possono rivolgersi direttamente ai Confidi e questi ultimi, in accordo con le banche (attualmente Banca Antonveneta e Unicredit), definiscono le operazioni a sostegno delle esigenze finanziarie delle aziende per le quali richiedere l’ammissione alle agevolazioni. L’insieme di tali operazioni va quindi a costituire un “portafoglio” di nuovi finanziamenti, destinati a soddisfare le esigenze di liquidità a breve termine delle PMI, garantito in parti uguali sia dal Fondo di garanzia regionale, sia dai Confidi. Accedendo a tale strumento, le PMI venete possono ottenere un duplice beneficio. La garanzia dei Confidi e del Fondo, infatti, consente, sia una facilitazione nell’accesso al credito, sia l’applicazione, da parte delle banche finanziatrici, di condizioni economiche vantaggiose. Ciò è reso possibile dal fatto che le banche riducono significativamente, per effetto delle doppie garanzie prestate, gli accantonamenti previsti dalla normativa.
L’operatività in “Tranched Cover” consente di sostenere e agevolare i fabbisogni di circolante di un numero di piccole e media imprese venete superiore rispetto a quello che sarebbe raggiungibile con i tradizionali strumenti di agevolazione e costituisce, pertanto, una concreta risposta alle attuali esigenze delle PMI, profondamente condizionate dal generale rallentamento dei termini di incasso e dal conseguente allargamento del ciclo finanziario. Per ottenere l’accesso a questa prima tranche di finanziamenti agevolati, i piccoli e medi imprenditori interessati dovranno rivolgersi ai Confidi 107 o agli istituti di credito che hanno aderito fin da questa prima tranche. Confidi e banche effettueranno in tempi rapidi l’istruttoria per garantire i benefici previsti dallo strumento che consente finanziamenti per importi massimi fino a 300 mila euro.
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VENETO SVILUPPO ENTRA NEL CAPITALE DEL CONSORZIO TABACCHICOLTORI DEL BRENTA
15 febbraio 2013
VENETO SVILUPPO ENTRA NEL CAPITALE DEL CONSORZIO TABACCHICOLTORI DEL BRENTA. Fondamentale intervento per il consolidamento della produzione dell’“Antico Sigaro Nostrano del Brenta” e delle 81 aziende dell’indotto Il Fondo di Capitale Rischio per le Cooperative, istituito dalla Regione del Veneto e gestito da Veneto Sviluppo, porta a termine la sua prima operazione. Il Consiglio di Amministrazione della Finanziaria Regionale, nei giorni scorsi, ha deliberato l’ingresso, in qualità di socio finanziatore, nel capitale del Consorzio Tabacchicoltori Monte Grappa Società Cooperativa Agricola per un importo pari ad Euro 200 mila. Tale intervento risulterà funzionale a supportare il prosieguo della fase di start up della nuova attività di produzione dell’«Antico Sigaro Nostrano del Brenta», con particolare riferimento allo sviluppo commerciale del prodotto. La cooperativa di Bassano del Grappa (VI), constatata la situazione di difficoltà attraversata dal settore del tabacco, ha avviato negli ultimi anni una rifocalizzazione strategica, integrando all’attività storica di coltivazione e lavorazione del tabacco quella di produzione e commercializzazione di sigari con la valorizzazione del brand “Antico Sigaro Nostrano del Brenta”, completando in tal modo a valle la filiera produttiva. Tale scelta trova fondamento, oltre che nella possibilità di poter riconoscere più facilmente alle imprese socie una remunerazione adeguata ai loro conferimenti di tabacco, anche nell’incremento del consumo di sigari evidenziato già dal 2011. Il progetto “Nostrano del Brenta” nasce nel 2005, ma viene avviato effettivamente solo a partire dal 2010, con il sostenimento di consistenti investimenti per finanziare lo start up della nuova attività: ad oggi il progetto risulta pienamente operativo ed i sigari sono in commercio da dicembre 2012. Un elemento che darà ulteriore forza alla nuova sfida imprenditoriale portata avanti dal Consorzio Tabacchicoltori è rappresentato dal fatto che, nei prossimi anni, tutta l’attività della cooperativa si appoggerà sulla collaborazione con il principale operatore nazionale, società che si occupa della produzione e commercializzazione dei famosi sigari toscani. Nel luglio 2012 la cooperativa ha siglato con tale importante soggetto una serie di contratti che le garantiranno il supporto di un primario attore del settore, nonché la disponibilità di una rete commerciale/promozionale capillare. Il progetto posto in essere dal Consorzio Tabacchicoltori consentirà una importante ricaduta sull’indotto della Regione in quanto contribuirà, da un lato, alla valorizzazione di un prodotto storico veneto (il “Tabacco Nostrano del Brenta” viene coltivato nelle valli del Brenta ed in altre zone del Veneto fin dal 1550) e, dall’altro, come diretta conseguenza, alla valorizzazione dell’attività delle 81 aziende socie della cooperativa con il riconoscimento di prezzi “spesanti” per l’acquisto della materia prima tabacco . Veneto Sviluppo, come socio finanziatore, utilizzerà le risorse stanziate dalla Regione del Veneto proprio al fine di favorire lo sviluppo economico delle società cooperative partecipate e la crescita di valore delle stesse: incrementarne le potenzialità e supportarne lo sviluppo economico saranno obiettivi fondamentali da perseguire nei prossimi anni
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L’ASSEMBLEA DEI SOCI APPROVA IL BILANCIO 2011
08 maggio 2012
COMUNICATO STAMPA VENETO SVILUPPO: APPROVATO DALL’ASSEMBLEA DEI SOCI IL BILANCIO 2011. Al risultato positivo dell’attività operativa, data dal miglioramento o dal mantenimento, in linea con il budget, del margine di interesse, del margine di intermediazione e delle commissioni nette, si è contrapposta la necessità di una svalutazione di alcune importanti partecipazioni (specie tra le quotate) in piena aderenza alle regole imposte dai principi IAS. Si può riassumere così, il risultato negativo del bilancio 2011 di Veneto Sviluppo (la perdita è di 3 milioni 472 mila euro) approvato dall'assemblea dei soci, riuniti questa mattina a palazzo Balbi alla presenza dell’assessore regionale Roberto Ciambetti. “Ci siamo attenuti scrupolosamente ai principi contabili IAS - spiega il presidente della finanziaria regionale, Marco Vanoni – nel condurre, in particolare, la svalutazione della partecipazione detenuta in Xgroup Spa, ora in liquidazione. Questo, pur ritenendo che in un prossimo futuro Veneto Sviluppo possa recuperare, in tutto o in parte, la cifra della perdita”. “Va anche detto - ha sottolineato Vanoni - che il 2011 è stato l’anno nero per il fotovoltaico: le modifiche del quadro normativo di riferimento e la concorrenza del mercato asiatico hanno colpito l'intero settore, non risparmiando nessuno e mettendo in sofferenza tutto un distretto che vede il Veneto protagonista”. Il 2011 è stato l’anno nel quale la società ha registrato percentuali di crescita “da record” per quanto riguarda l’attività della finanza agevolata: sono pervenute 2.456 domande di ammissione alle agevolazioni (+46% sul 2010), le operazioni deliberate sono state 1.957 (+26%) e quelle attivate 1.661 (+23%). “Questi numeri - ha proseguito Vanoni - ci dicono una cosa: nel Dna dei nostri imprenditori, nonostante la crisi durissima, c’è ancora una forte capacità di progetto e di riscatto, che esprime vitalità e capacità di gettare il “cuore oltre l’ostacolo”, continuando a pensare allo sviluppo dell’impresa". Complessivamente, nel corso del 2011 sono state ammesse alle agevolazioni operazioni per 285,4 milioni di euro (contro i 230,2 del 2010) e sono state attivate operazioni agevolate per 230,8 milioni di euro (197,4 nel 2010). Il valore delle risorse amministrate da Veneto Sviluppo per l’operatività nel suo complesso supera i 579 milioni di euro. Per quanto riguarda le partecipazioni societarie, al 31 dicembre 2011 Veneto Sviluppo ne deteneva 28, per un ammontare complessivo di oltre 48 milioni 400 mila euro. Nel corso dell'esercizio la società ha percepito dividendi per 993 mila euro (-36% rispetto all'esercizio precedente). “Mi preme però mettere in luce – ha ribadito Vanoni – anche l’attività dei due Fondi di equity per le Pmi, il Fondo di Capitale di rischio e il Patrimonio destinato. Nel 2011 le operazioni del primo sono state quattro, una quella del Patrimonio destinato. Numeri che diventano significativi (e destinati a crescere sensibilmente nel 2012) se raffrontati con l’attività di private equity condotta da operatori nazionali ed internazionali registrata in Veneto l’anno scorso, che ha visto l'avvio di 34 operazioni in totale, comprese le nostre. Vale a dire: l’innovazione contenuta in questi due strumenti viene premiata dall’interesse riscosso dal mondo delle imprese - tant'è che abbiamo registrato quasi 230 contatti da parte delle aziende - e ci rivela anche come le Pmi siano pronte per aprirsi a una finanza evoluta e a loro misura”. Il 2011 ha visto in azione una sempre più stretta ed efficace collaborazione con la Regione del Veneto anche sul fronte delle misure d’emergenza, a partire dal Fondo Straordinario per le imprese alluvionate (86 operazioni deliberate, per un importo che supera i 5,2 milioni di euro), passando per la proroga della Misura straordinaria anticrisi, già messa a punto nel 2010, che, nel biennio 2010-2011, ha ricevuto e accolto circa 100 domande e ha visto l’erogazione di oltre 11 milioni di euro. “Proprio questa misura, nei giorni scorsi, è stata ulteriormente aggiornata e resa ancor più aperta alla fruizione da parte delle imprese in difficoltà”. Nel 2011 è stata portata a termine la progettualità del Fondo di Garanzia regionale per le Pmi, oggi operativo: 36 milioni di euro a disposizione delle piccole e medie imprese che intendono attivare piani di sviluppo, progetti di apertura di nuovi mercati, rinnovo della gamma dei prodotti, ristrutturazioni organizzative. “Uno strumento che è stato fortemente voluto dalla Regione e messo a punto in un’ottica di reale agevolazione alle imprese in termini di accesso al credito, aspetto particolarmente importante in una fase economica recessiva come l’attuale”. “I fronti di attività sui quali la finanziaria regionale oggi è impegnata sono diversi: sul tavolo c’è l’iniziativa per supportare l’attività dei Confidi ex art. 107 Tub attraverso i “tranched cover”, ovvero un prodotto di garanzia di portafoglio”. “Per quanto riguarda lo Statuto - ha concluso Vanoni - il Consiglio di amministrazione ha lavorato recependo gli indirizzi espressi dal Governatore e proceduto alle modifiche statutarie, che ora sono al vaglio dell’organo regionale competente. E anche il progetto di Sgr registra l’apertura della fase di istruttoria che porterà alla definizione dell’alleanza”.
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TRE NUOVE OPERAZIONI DI EQUITY CON PMI VENETE
21 marzo 2012
Comunicato stampa VENETO SVILUPPO: NUOVE OPERAZIONI DI EQUITY CON PMI VENETE Tre nuove operazioni di equity: è il provvedimento deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Veneto Sviluppo che si è svolto oggi, e che ha portato così a dieci gli interventi in materia di avvio di nuove operazioni di partecipazione nel capitale attraverso il Fondo di Capitale di Rischio (misura del POR 2007-2013). Le tre operazioni spaziano dal settore medicale alle nuove tecnologie applicate ai servizi, alla gestione ed elaborazione banche dati territoriali e ambientali. «Attraverso queste operazioni trova conferma ancora una volta la validità del Fondo di Capitale di Rischio e la crescente attenzione che le Pmi venete manifestano verso questa tipologia di strumento – sottolinea il presidente della finanziaria regionale, Marco Vanoni -. D’altro lato, i dati dell’Associazione Italiana Private equity (Aifi) diffusi in questi giorni confermano l’occhio di riguardo che il mondo del private equity sta dimostrando verso le piccole e medie imprese, dal momento che l’84% degli investimenti realizzati in Italia dai fondi nel 2011 ha riguardato imprese con meno di 250 dipendenti e il 76% delle operazioni si è concentrato su imprese con fatturati inferiori ai 50 milioni di euro. Ciò, quanto meno, dimostra che il private equity sta cambiando ottica, puntando l’attenzione più sulla crescita di lungo periodo che non sulla speculazione nell’immediato, rivolgendosi, soprattutto, alla vera ossatura del sistema economico e produttivo italiano: le Pmi». «Dalla nostra prospettiva, dunque – prosegue Vanoni - possiamo dire che la Regione Veneto è stata antesignana, avendo messo a punto uno strumento che per la sua duplice natura mista pubblico/privata, rappresenta una forma di “capitale paziente” rivolto alle Pmi del territorio: con le 10 operazioni in corso, oggi il Fondo vanta partecipazioni per quasi 8 milioni di euro». Negli ultimi interventi deliberati, l'attenzione di Veneto Sviluppo è stata rivolta a un’impresa partecipata da H-Farm, un venture incubator attivo in ambito web, digital e new media: «La società che sosteniamo con un ingresso in capitale di 400 mila euro, sviluppa un’applicazione chiamata Grow the Planet, una piattaforma di servizi informativi avanzati su agricoltura e giardinaggio che lavora attraverso strumenti web, mobile, e sensoristica. La piattaforma informativa, rivolta a un mercato mondiale, asseconda la tendenza sempre più diffusa che vede un numero considerevole di persone coltivare – è proprio il caso di dirlo! – la passione per l’agricoltura. Il punto di forza di Grow the Planet è la possibilità di geolocalizzare l’utente e di determinare la sua zona climatica di appartenenza. In questo modo sarà possibile personalizzare consigli e suggerimenti sulle diverse attività da svolgere, fornendo agli utenti una vera e propria “Task list” che detta il cosa e il quando fare. Il tutto, naturalmente, fornito su smartphone e tablet». Altra operazione di equity di rilievo è l’ingresso in una newco che progetta e produce dispositivi per l’elettrostimolazione neurologica, per la terapia antalgica e del dolore cronico. Si tratta di una newco con alle spalle un gruppo imprenditoriale da trent’anni attivo nel campo delle cardiostimolazione: Veneto Sviluppo entra in questa società con 600 mila euro, credendo fortemente nel progetto di business e nel prodotto, che si configura come l’unico nel mercato internazionale dedicato esclusivamente alla stimolazione dei nervi periferici. «Ma l'attività non si conclude certo con queste operazioni: proseguono infatti senza sosta i sopralluoghi e le visite alle numerose aziende che presentano domanda di finanziamento alla nostra società». “Sul fronte dell’operatività riguardante la finanza agevolata - conclude il presidente Vanoni - il Comitato Esecutivo ha affrontato un primo trimestre 2012 molto intenso: dall’inizio dell’anno, infatti, sono state deliberate 464 pratiche per un totale di quasi 60 milioni di euro di investimenti. Cifre che confermano come gli strumenti della finanziaria siano utili e apprezzati dalle imprese, andando a sostenere in modo concreto le esigenze delle PMI impegnate in prima persona nel reagire alla crisi e nel progettare il loro rilancio”.
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COSTITUITO IL TAVOLO FINANZIARIE REGIONALI
01 marzo 2012
COMUNICATO STAMPA COSTITUITO IL TAVOLO DELLE FINANZIARIE REGIONALI A CAPITALE MISTO. Le Finanziarie regionali a partecipazione mista hanno aperto un dialogo su temi comuni, per proporsi in maniera unitaria nel confronto con enti e istituzioni nazionali. E' questo l'esito dell'incontro promosso da Veneto Sviluppo tenutosi a Firenze nei giorni scorsi, che ha visto riunite altre quattro Finanziarie per il sostegno della piccola e media impresa: l'umbra Gepafin, l'abruzzese Fira, Banca Impresa Lazio e la Fiditoscana. «L’incontro – sottolinea il presidente di Veneto Sviluppo, Marco Vanoni - ha rappresentato l’occasione per un confronto su problematiche condivise e per la verifica della possibilità di costituire un “tavolo” che possa essere un riferimento per interloquire con diversi enti e istituzioni, quali ad esempio i Ministeri, la Conferenza Stato-Regioni, la Fei/Bei, le associazioni di categoria, l'Abi, il Fondo di Garanzia, l'Ismea/Sgfa, la Sace. Al termine dei lavori è stato dato vita a un coordinamento il cui scopo principale è offrire alle piccole e medie imprese tutti gli strumenti necessari per uscire dal momento di impasse che il sistema economico sta attraversando. Questo, senza dimenticare che non è sufficiente concedere solo gli strumenti perché le aziende possano disporre di maggiore liquidità: serve anche una fattiva collaborazione da parte dei Confidi e delle Associazioni di categoria per comprendere a fondo le reali esigenze presenti sul territorio. E occorre svolgere anche una sorta di ruolo di consulenza, per poter mettere a punto Fondi mirati per intervenire in maniera efficace e puntuale». Nel corso della riunione di Firenze è stata approvata anche la proposta che le Finanziarie si interessino di altri due temi strategici che interessano direttamente le Pmi, il settore energia e le utilities. «Il tavolo di concertazione – riprende Vanoni – intende creare quelle sinergie che consentano di fare “fronte comune” nei rapporti con il Ministero per lo Sviluppo economico e per portare ai più alti livelli governativi le problematiche che interessano le Pmi.Non solo: il coordinamento intende mettere a punto progetti di garanzia utili alle imprese, offrendo ogni tipo di supporto al Fondo di Garanzia centrale, affinché nel nuovo decreto sul Fondo vengano inserite norme su controgaranzie e co-garanzie che tengano conto delle esigenze reali delle aziende. E vanno potenziati anche tutti gli strumenti di accesso ai finanziamenti,in forma di garanzia o di assunzione di partecipazione nelle Pmi, in coordinamento con gli strumenti di natura pubblica nazionali». Da ultimo, ma non certo secondario, l'iniziativa vuole andare ad intervenire anche sul Fondo italiano di investimento, il Fii: «E’ opinione comune delle Finanziarie a partecipazione mista che sia indispensabile avviare un Fondo per le Pmi con un target ridotto, in modo da poter intervenire a favore di tutte quelle aziende che sono escluse dall'attuale Fondo».
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AVVISO PER GLI INTERMEDIARI
04 ottobre 2011
AVVISO PER GLI INTERMEDIARI Informiamo gli intermediari che l'applicazione WEB F3000 è disponibile a questo nuovo indirizzo: https://www.venetosviluppo.it/f3000/. Invitiamo gli utenti ad effettuare il salvataggio del nuovo indirizzo nella cartella "preferiti" del browser. Il vecchio indirizzo (http://f3000.venetosviluppo.it) rimarrà attivo fino al 31/12/2011.
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ATTIVITA' CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 23 SETTEMBRE 2011
23 settembre 2011
COMUNICATO STAMPA VENETO SVILUPPO SPA: • UTILE AL 30 GIUGNO 2011: 1.351.613 EURO (AL LORDO DELLE IMPOSTE); GESTIONE OPERATIVA DI 1.782.019 EURO. • GIANPIETRO ZANNONI NOMINATO REFERENTE PER LE TEMATICHE ECONOMICHE DEL BELLUNESE; • AL VIA DUE NUOVE OPERAZIONI DEL FONDO DI CAPITALE DI RISCHIO. Fitto ordine del giorno per il Consiglio di Amministrazione di Veneto Sviluppo spa che si è svolto stamane e ha registrato una serie di delibere significative per l’economia regionale. In apertura dei lavori è stato approvato l’utile semestrale al 30 giugno 2011 (passaggio obbligato per la finanziaria regionale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza): l’utile, al lordo delle imposte, è risultato di 1.351.613 euro, dato in linea con il budget di previsione, mentre il risultato della gestione operativa è di 1.782.019 euro. “Un risultato che evidenzia il buon funzionamento della società - ha sottolineato il presidente della finanziaria regionale, Marco Vanoni - e che ci conferma nelle scelte compiute di efficientamento, organizzazione e razionalizzazione dell’attività di Veneto Sviluppo”. Il Consiglio di Amministrazione inoltre, alla luce delle crescenti e non più derogabili problematiche legate all’economia del territorio montano, in particolare del Bellunese, ha nominato il consigliere Gianpietro Zannoni referente per Veneto Sviluppo sul territorio: Zannoni svolgerà un ruolo di raccordo fra istituzioni, enti economici, sistema produttivo locale e la finanziaria regionale, con il fine di raccogliere direttamente le istanze e mettere in campo nuove progettualità a sostegno delle PMI. Il Consiglio di Amministrazione ha dato anche il via ad altre due operazioni di private equity all’interno del Fondo di Capitale di Rischio, una in una società vicentina operativa nel trattamento delle acque, l’altra del Veneziano, attiva nel settore biomedicale. La settimana prossima verranno perfezionate due operazioni già deliberate sempre all’interno del Fondo di Capitale di Rischio: l’una destinata ad una società della Marca trevigiana operante nel settore dell’abbigliamento per bambino e l’altra in una società padovana attiva nell’ambito dell’ottica adattiva.
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MARCO VANONI PRESIDENTE VENETO SVILUPPO SPA
19 settembre 2011
COMUNICATO STAMPA MARCO VANONI PRESIDENTE DI VENETO SVILUPPO SPA Marco Vanoni è il nuovo presidente della Finanziaria Regionale, di qui alla scadenza del triennio di mandato 2009-2011. L’elezione è avvenuta oggi, in occasione dell’adunanza del Consiglio di Amministrazione della società, dopo l’Assemblea dei soci svoltasi il 13 settembre, che ha rappresentato un momento di condivisione e verifica degli indirizzi fra i soci, in vista del rush finale di marzo 2012, quando verrà presentato il bilancio 2011. “Voglio esprimere ai Consiglieri di Veneto Sviluppo SpA e alla Regione che mi ha designato – ha esordito il neo-presidente Vanoni dopo il suo insediamento - la gratitudine per la fiducia che hanno riposto nella mia persona. Sono convinto che lavorando compatti potremo concretizzare nuovi progetti e innovativi strumenti finanziari sempre più utili al tessuto produttivo veneto, che mai come in questo momento chiede alle istituzioni concrete misure di sostegno per superare la crisi”. “L’Assemblea dei soci ha confermato alcune priorità che questo Consiglio ha già recepito e iniziato ad attuare - ha sottolineato il neo-presidente Vanoni – e lavoreremo per raggiungere gli obiettivi che il socio di maggioranza ha indicato: rendere ancora piu’ efficiente il meccanismo virtuoso dei fondi di rotazione, potenziare l’attività nel private equity anche attraverso l’istituzione di nuovi strumenti finanziari, adeguare lo Statuto societario rendendolo più rispondente alle necessità operative di una finanziaria di partecipazioni”. ”Posso assicurare - ha poi ribadito Vanoni - che i lavori del CdA non hanno, ad oggi, subito rallentamenti a causa delle “frizioni” interne e soprattutto che il Consiglio è ora pronto a dare un’accelerata all’attività, in piena sintonia con le richieste degli azionisti”. Il Consiglio di Amministrazione della società è così composto: Marco Vanoni (presidente) Antonio Rigon (vicepresidente) Roberto Bissoli, Claudio Aldo Rigo, Alfredo Checchetto, Piero Gallimberti, Roberto Gazzola, Daniele Pirondini, Fabrizio Stella,Cristiano Vincenzi, Gianpietro Zannoni, Antonino Ziglio. In Comitato Esecutivo siedono oltre al presidente e vicepresidente, i consiglieri Rigo, Gallimberti e Stella.
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APPROVATO IL BILANCIO 2010
28 aprile 2011
COMUNICATO STAMPA VENETO SVILUPPO: L’ASSEMBLEA DEI SOCI APPROVA IL BILANCIO 2010 Si è tenuta oggi, a Palazzo Balbi, l’Assemblea ordinaria dei soci di Veneto Sviluppo spa, alla presenza dell’assessore regionale al Bilancio, Roberto Ciambetti. E’ stato approvato il bilancio 2010, già licenziato dal Consiglio di Amministrazione della finanziaria regionale il 23 marzo scorso. L’esercizio 2010 si è chiuso con un utile, post tassazione, di €.4.988.743. Il patrimonio netto complessivo, tenuto conto dell’utile, ammonta a € 135.274.279. “La società si presenta in salute, pronta a nuove sfide ed impegni, aperta al cambiamento e capace di assumere su di sé nuove progettualità” – ha affermato Francesco Borga, presidente di Veneto Sviluppo. “Il Bilancio 2010 rappresenta un risultato particolarmente positivo sotto il profilo operativo e finanziario – ha proseguito Borga - e dimostra che Veneto Sviluppo ha saputo rispondere, in modo moderno e articolato, alle richieste del mondo produttivo, interfacciandosi con il sistema bancario e con i sistemi di rappresentanza delle PMI, adeguando e innovando la propria strumentazione finanziaria in linea con la politica economica regionale, cha ha posto le PMI al centro dell’attenzione. Ora è arrivato il momento di condividere una riflessione progettuale, con i Soci e la Regione in primis, sulla ulteriore capacità della finanziaria regionale di poter affrontare nuovi impegni che possano porre la stessa Regione nel ruolo di protagonista dello sviluppo del sistema economico veneto”. “L’obiettivo è quello di affrontare in modo adeguato anche i nuovi progetti strategici: la realizzazione del Fondo di Garanzia Regionale, la possibilità di gestire direttamente risorse del Fondo Centrale di Garanzia, qualora la trattativa in corso con il Ministero risultasse favorevole, il progetto di supporto dei Confidi con la creazione di una società di servizi in grado di ottimizzare costi, qualità e fruizione, a garanzia degli adempimenti che tali soggetti saranno chiamati ad assolvere una volta divenuti “107”. “Una società che sa proporre ottime iniziative che si adattano alle esigenze del Veneto – ha sottolineato l’assessore regionale al bilancio, Roberto Ciambetti, che rappresentava il socio di maggioranza della società – e che svolge e volgerà sempre più il ruolo di braccio operativo della Regione Veneto, convinti come siamo che Veneto Sviluppo debba essere al servizio del mondo produttivo regionale”. “Stiamo lavorando – ha proseguito Ciambetti - affinchè il Fondo regionale di Garanzia possa diventare operativo e contiamo di licenziare nelle prossime settimane il regolamento operativo. La ripresa economica del Veneto ha bisogno di questo strumento. Come Regione ci impegniamo a svolgere con sempre più frequenza e puntualità la nostra funzione di indirizzo della nostra finanziaria”. Nel 2010 la società ha gestito 21 strumenti di agevolazione, per un ammontare di 571 milioni di euro in termini di massa amministrata. L’andamento delle domande di finanziamento nel 2010 rivela chiari segnali di ripresa degli investimenti:sono aumentate le domande di ammissione alle agevolazioni pervenute (+24% sul 2009) e l’attività ammissiva (+18% sul 2009). Le domande di ammissione alle agevolazioni deliberate sono state 1547. L’importo complessivo delle operazioni ammesse alla agevolazioni ha raggiunto i 230 milioni di euro, con un aumento, rispetto al 2009, del 28%. “La società, oltre all’attività ordinaria di medio termine, è stata in grado di mettere in campo provvedimenti d’emergenza, come la misura Straordinaria Anticrisi (prolungata per tutto il 2011) e il Fondo per le Imprese Alluvionate che, ad oggi, ha già sostenuto 42 aziende alle quali sono stati destinati circa 3 milioni di euro per finanziamenti agevolati a tasso zero”. “La società inoltre è entrata nel vivo dell’operativita’ dei due strumenti di equity per le PMI (Patrimonio Destinato e Fondo di Capitale di Rischio) – ha sottolineato Borga – e dopo aver avuto circa 160 incontri ed esaminato 45 proposte, ha già chiuso due operazioni e ne ha sei in corso di perfezionamento. Un risultato iniziale che ci fa capire di aver intrapreso la giusta direzione, se consideriamo che nel 2010 le operazioni di equity condotte da investitori nazionali in Veneto sono state 19”. Veneto Sviluppo, al 31.12.2010, gestisce un portafoglio di 24 partecipazioni per un valore complessivo di 49.794.409 euro. “Ricordo poi che la finanziaria regionale ha esercitato l’opzione put, prevista nei patti parasociali, relativa all’intera quota del capitale sociale di Marco Polo Holding. In un’ottica di aggregazione e messa a sistema di una delle infrastrutture più importanti per le imprese, le fiere, ha dato vita, su invito di Verona Fiere e Fiera di Vicenza, a Veneto Exhibitions, anche con l’obiettivo di mettere a disposizione delle PMI venete le capacità e potenzialità delle fiere regionali per favorire l’internazionalizzazione del nostro sistema produttivo; nella logica di supporto ad uno dei nuovi e più significativi distretti produttivi regionali, quello del fotovoltaico, nel corso del 2010 ha assunto una partecipazione minoritaria in XGroup”.
Ma Borga ha colto l’occasione della presenza dei soci e della Regione in particolare, per sottolineare come la società sia pronta ad altre operazioni con l’intento di consentire al Veneto di essere sempre più competitivo. “L’aumento di capitale - ha sottolineato il presidente – può rappresentare il momento per chiederci se la Regione e il sistema bancario, tramite Veneto Sviluppo, vogliano entrare in alcuni fattori strategici quali la logistica: porti, infrastrutture stradali e autostradali, sistema ferroviario; ma anche interrogarsi su future partecipazioni ed interventi per colmare alcuni gap della nostra Regione, come la situazione della banda larga, e comunque essere partecipi di tutti i fattori dello sviluppo”. Borga infine ha sottolineato come l’attuale congiuntura economica suggerisca altri interventi sui quali la società è pronta ad aprire con la Regione e le Banche un confronto. “Si tratta – ha concluso Borga – di comprendere come questa società che ha attirato, in questa fase, molteplici attenzioni, possa dare ulteriori risposte, nuove e più adeguate, all’attuale situazione congiunturale e ritengo che questa occasione vada colta in tutta la sua complessità”.
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APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO 2010
23 marzo 2011
COMUNICATO STAMPA VENETO SVILUPPO: APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO 2010 • Gestione operativa 2010: € 6.154.797 (vs € 1.722.290 esercizio 2009) • Utile 2010: € 4.988.743 • Fondi di rotazione gestiti: € 571.527.994 • Operazioni agevolate deliberate: 1547 Il 23 marzo 2010 si è riunito a Marghera il Consiglio di Amministrazione di Veneto Sviluppo che ha proceduto all’esame e all’approvazione del progetto di bilancio dell’esercizio 2010 che verrà presentato all’Assemblea dei soci fissata per il 26 aprile 2011. Nel 2010 il risultato della gestione operativa della Finanziaria Regionale è stato di € 6.154.797, con un significativo aumento, rispetto all’esercizio 2009, determinato, in particolare dall’aumento del margine di intermediazione, oltre che del margine di interesse e delle commissioni nette. L’esercizio 2010 è stato chiuso con un utile, post tassazione, di €.4.988.743. Il patrimonio netto complessivo, tenuto conto dell’utile, ammonta a € 135.274.279. Nel 2010 la società ha gestito 21 strumenti di agevolazione, per un ammontare di 571 milioni di euro in termini di massa amministrata. Un segnale significativo della ripresa economica in atto emerge da un elevato tasso medio di utilizzo dei fondi che, alla data di chiusura del bilancio, è stato di poco inferiore al 100%. Le operazioni agevolate deliberate nel 2010 sono state 1547, per un importo che si aggira attorno ai 230 milioni di euro, con l’utilizzo di risorse regionali pari a circa 97 milioni di euro. Gli investimenti attivati attraverso questa operatività sfiorano i 251 milioni di euro. La società, inoltre, gestisce un portafoglio di 24 partecipazioni per un valore complessivo di 49.794.409 euro. “Un bilancio, quello del 2010, che rappresenta un risultato particolarmente positivo sotto il profilo operativo e finanziario”, ha sottolineato il presidente della finanziaria regionale, Francesco Borga. “Veneto Sviluppo – ha dichiarato Borga - torna in utile e partecipa attivamente al sostegno della ripresa che si sta registrando nel sistema economico regionale. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione ha apprezzato l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse e l’efficienza del management e di tutta la struttura”. “Alla Regione sarà presentato un risultato che deriva da uno sforzo della società compiuto ad ogni livello per rispondere, in termini efficaci, alle domande del sistema produttivo veneto e in grado di interloquire con tutti i soggetti protagonisti dello sviluppo”. “Apprezzabile - ha concluso Borga - è anche la capacità di individuazione di nuovi strumenti finanziari moderni e adeguati ai tempi. Le partecipazioni nelle PMI attraverso gli strumenti di equity sono un evidente segnale dello sforzo innovativo che Veneto Sviluppo sta compiendo”.
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ATTIVITA' DEL FONDO PER LE IMPRESE ALLUVIONATE
23 marzo 2011
COMUNICATO STAMPA ALLUVIONE: DA VENETO SVILUPPO FINANZIAMENTI AGEVOLATI ALLE IMPRESE PER 2,8 MILIONI DI EURO. Già erogati 800 mila euro alle imprese colpite dal disastro. Il Fondo, istituito dalla Regione del Veneto e gestito da Veneto Sviluppo, ha ricevuto finora 39 domande di finanziamento agevolato per due milioni e ottocento mila euro. 39 domande ricevute finora dalla finanziaria regionale per 2 milioni e ottocento mila euro di interventi agevolati: su queste, Veneto Sviluppo ha già deliberato positivamente 27 richieste di agevolazione per interventi finanziari pari a circa due milioni di euro; ottocento mila euro sono già stati incassati dalle aziende e nei prossimi giorni le imprese avranno a loro disposizione anche il resto degli importi. Sono questi i numeri del “Fondo Straordinario per le imprese alluvionate” istituito dalla Regione del Veneto all’indomani dell’alluvione del 2 novembre 2010 e gestito operativamente da circa due mesi dalla finanziaria regionale. Numeri che dimostrano la capacità di reazione alle avversità degli imprenditori veneti a fronte anche della possibilità di utilizzare uno strumento di finanziamento predisposto a hoc, semplice e con un inter di istruttoria rapido ed efficiente. “Il Fondo straordinario è stato un provvedimento tempestivo – sottolinea il presidente della finanziaria regionale, Francesco Borga - messo in campo di concerto da Regione del Veneto e Veneto Sviluppo, e che ora sta portando i suoi effettivi risultati, a dimostrazione dell’attenzione che l’ente regionale e la finanziaria attribuiscono al sistema produttivo ed economico veneto, in particolare di fronte a situazioni di criticità legate ad eventi così drammatici. Alle domande di finanziamento delle imprese alluvionate viene data la massima priorità da parte della finanziaria regionale, proprio perché siamo consapevoli della rapidità che interventi di questo tipo richiedono, dai quali dipende l’immediata continuità di un’impresa e la vita stessa delle famiglie che vivono grazie ad essa”. “Possiamo dire, anche in questo caso - sottolinea l’assessore regionale allo sviluppo economico, Isi Coppola – di aver mantenuto l’impegno che ci siamo assunti con i Veneti. Avevamo garantito un nostro intervento concreto, associato a quello dello Stato, e che le risorse sarebbero state disponibili tempestivamente. Così è stato e l’efficacia e l’efficienza di Veneto Sviluppo ha fatto sì che le istruttorie fossero evase in tempi rapidi per dare ristoro alle nostre aziende. Voglio sottolineare come la capacità e la volontà di poter rimettere in piedi le proprie attività abbia indirizzato molti imprenditori su questa linea di finanziamento, senza affidarsi a contributi a fondo perduto. Segno questo, di una maturità e cultura del lavoro di cui non avevamo dubbi e che, anche in un momento così particolare e drammatico, è emersa come carattere evidente del nostro Veneto”. Il piano straordinario e temporaneo di interventi finanziari a favore delle imprese colpite dagli eventi alluvionali (DGR 2909 del 30/11/2010 - pubblicata nel BUR n. 91 del 10/12/2010) è destinato a sostenere il ripristino dell’attività delle aziende danneggiate: i soggetti finanziabili sono le PMI operanti nei settori industria, artigianato, commercio e servizi in possesso dell’attestazione dello stato di soggetto alluvionato rilasciata dal comune competente. L’agevolazione consiste in un finanziamento di importo compreso fra 10.000,00 e 100.000,00 euro, a tasso zero (viene realizzato con provvista regionale al 100%) da rimborsare in 5 anni (con almeno uno di preammortamento). Le domande dovranno essere presentate entro il 30/06/2011.
Informazioni e relativa modulistica sono disponibili alla pagina web di Veneto Sviluppo (www.venetosviluppo.it), nella sezione “attività e prodotti” > “finanza
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VENETO SVILUPPO NEL CAPITALE DI CIELLE
09 marzo 2011
COMUNICATO STAMPA VENETO SVILUPPO ENTRA NEL CAPITALE DI CIELLE SRL
Al via la prima operazione di equity del Fondo di Capitale di Rischio gestito dalla finanziaria regionale e istituito dalla Regione del Veneto all’interno del POR 2007-2013. Il Fondo di Capitale di Rischio, istituito dalla Regione del Veneto e gestito da Veneto Sviluppo, porta a termine la sua prima operazione: e’ stata infatti presentata oggi, nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella sede di Unindustria Treviso, l’acquisizione da parte di Veneto Sviluppo di una partecipazione minoritaria e temporanea nella società Cielle srl di Breda di Piave, azienda leader nella progettazione e produzione di pantografi personalizzati, tavole da taglio e fresatura, minicentri di lavoro a controllo numerico e macchine per incisione e marcatura laser. “Il Fondo di Capitale di Rischio – ha sottolineato il presidente della finanziaria regionale, Francesco Borga – è stato progettato con l’obiettivo di sostenere quelle imprese venete (siano esse nella fase di start up o nella fase di expansion attraverso processi di innovazione), che presentano un elevato potenziale di crescita ma non hanno trovato adeguato accesso ai mercati di capitali: Cielle srl ha dimostrato di avere una visione strategica del proprio sviluppo e soprattutto un piano di investimenti e un programma di ricerca e innovazione degni di particolare attenzione da parte della finanziaria regionale e che potranno essere attuati grazie alle risorse immesse”. Con questa operazione, Veneto Sviluppo detiene per conto del Fondo di Capitale di rischio una partecipazione pari al 45% del capitale sociale di Cielle srl, ottenuta con un investimento di 500 mila euro. “Questa prima operazione del Fondo – ha proseguito Borga – assume anche un valore simbolico: la presenza nel capitale sociale di una PMI di un partner come Veneto Sviluppo intende dare rilievo alla funzione del “capitale paziente” che il soggetto pubblico esprime. Ovvero: da un lato c’è un’attenzione mirata per la realtà aziendale, dall’altro l’interesse alla crescita economica del territorio nel suo complesso. Il soggetto “pubblico” si pone, all’interno dell’azienda, proprio per la sua natura, come un partner che privilegia lo sviluppo dell’impresa alla remunerazione del capitale investito, che pur dovrà esserci”. “Sostenere in tutti i modi possibili il sistema produttivo veneto è la nostra priorità – ha sottolineato Tiziano Baggio, segretario generale della Regione del Veneto - per questo abbiamo avviato un cambio di cultura fondamentale, puntando la barra sulle PMI, che rappresentano a pieno titolo, nonostante il difficile momento congiunturale, la vera ossatura del nostro sistema economico. La Regione del Veneto è impegnata nella definizione di politiche economiche ad hoc e nella messa a punto di mezzi operativi come alcuni strumenti di "ingegneria finanziaria", costruiti a misura di PMI. Proprio con Veneto Sviluppo, il braccio operativo della regione sul fronte della finanza, è stato possibile ideare e realizzare questi moderni e concreti sistemi di intervento”. “Il fondo di Capitale di rischio -ha proseguito Baggio - al pari del Patrimonio Destinato – altro strumento costruito e gestito da Veneto Sviluppo con risorse miste, fra cui capitali messi a disposizione dalla Regione - si configura proprio come una concreta leva di crescita per l’impresa veneta, storicamente caratterizzata da alcune debolezze strutturali, come la sottocapitalizzazione. Questi due strumenti finanziari sono anche in grado di supportare i processi di ricerca e innovazione, accompagnare il passaggio generazionale, migliorare il rating rispetto ai parametri richiesti dal sistema bancario. Il Fondo di Capitale di rischio, in particolare, punta a favorire la nascita di nuove imprese e la realizzazione di progetti, anche innovativi, che possono essere anche una risposta alla crisi del mercato e alla perdita dei posti di lavoro tramite, appunto, la creazione di nuove iniziative imprenditoriali”. Estremamente positivo il commento di Alessandro Vardanega, presidente di Unindustria Treviso: “Siamo orgogliosi che Cielle, da molti anni nostra associata, sia la prima impresa partecipata dal Fondo gestito da Veneto Sviluppo. Va dato merito a Luigino De Lazzari e alla sua famiglia per aver scelto di intraprendere questo percorso di condivisione per rafforzare lo sviluppo della sua azienda. Questa operazione premia inoltre lo sforzo della nostra Associazione per lo sviluppo della cultura finanziaria nel territorio. La scorsa estate la nostra Area Finanza ha presentato i Fondi di Veneto Sviluppo alle associate e poi gestito, con l'importante supporto tecnico di una Sim specializzata in finanza d'impresa, il progetto di Cielle. Apprezziamo molto la decisione della Regione Veneto di partecipare direttamente al capitale di piccole e medie imprese, credendo nelle loro prospettive di crescita e sul loro radicamento territoriale. La leva finanziaria è essenziale per il superamento della crisi ed è strategico che Veneto Sviluppo disponga delle risorse per poter essere protagonista in questa direzione in una logica di politica industriale regionale. Questo primo importante risultato ci stimola a proseguire con determinazione in questa direzione, consolidando il ruolo centrale dell’Associazione nel sostegno e nell'orientamento delle imprese nei progetti di patrimonializzazione, oggi più che mai necessari a sostenerne la crescita competitiva”. “E’ importante e confortante per un imprenditore – ha commentato il titolare di Cielle srl, Luigino De Lazzari - incontrare nuove forme di sostegno e di collaborazione per la crescita della propria azienda. Affrontare il mercato richiede precise progettualità e risorse e in questi frangenti di crisi e di generale fragilità finanziaria diventa estremamente impegnativo perseguire i propri obbiettivi aziendali. La fiducia che Veneto Sviluppo ha espresso nei nostri confronti ha radici solide e forti, cresciute in 32 anni di ricerca tecnologica e di ragionata esplorazione di opportunità. Poter contare sul supporto finanziario partecipativo regionale rende oggi più raggiungibili gli obiettivi che Cielle si e' posta: il rafforzamento delle iniziative internazionali (in particolar modo in Brasile) e la prosecuzione delle attività di ricerca condotte con particolare efficacia negli ultimi anni. La nostra volontà di competere è immutata, mentre mutate sono le condizioni di accesso alla finanza, oggi vero nodo strategico dell’intraprendere. Per queste ragioni, il ruolo di Veneto Sviluppo e del Fondo di Capitale di Rischio emerge quale risposta efficace ed adeguata”.
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ATTIVO IL FONDO PER LE IMPRESE ALLUVIONATE
13 dicembre 2010
COMUNICATO STAMPA E’ ATTIVO IL “FONDO STRAORDINARIO PER LE IMPRESE ALLUVIONATE” Disponibile on line sul sito di Veneto Sviluppo la modulistica per la presentazione delle domande. “Un provvedimento tempestivo per dare un concreto aiuto alle imprese venete colpite dall’alluvione del 2 novembre, che ha messo a dura prova il nostro territorio e la nostra economia”. Così Francesco Borga, presidente di Veneto Sviluppo spa, presenta l’attivazione del “Fondo Straordinario per le Imprese alluvionate”, disposto dalla Giunta regionale nei giorni scorsi. Si tratta, in concreto, di un piano straordinario e temporaneo di interventi finanziari a favore delle imprese colpite dagli eventi alluvionali (DGR 2909 del 30/11/2010 - pubblicata nel BUR n. 91 del 10/12/2010) destinato a sostenere il ripristino dell’attività delle aziende danneggiate: i soggetti finanziabili sono le PMI operanti nei settori industria, artigianato, commercio e servizi in possesso dell’attestazione dello stato di soggetto alluvionato rilasciata dal comune competente. L’agevolazione consiste in un finanziamento di importo compreso fra 10.000,00 e 100.000,00 euro, a tasso zero (viene realizzato con provvista regionale al 100%) da rimborsare in 5 anni (con almeno uno di preammortamento). Le domande dovranno essere presentate entro il 30/06/2011. Informazioni e relativa modulistica sono disponibili alla pagina web di Veneto Sviluppo (www.venetosviluppo.it), nella sezione “attività e prodotti” > “finanza agevolata”>“finanziamenti”.
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VENETO SVILUPPO PER LE IMPRESE ALLUVIONATE
09 novembre 2010
COMUNICATO STAMPA FRANCESCO BORGA: VENETO SVILUPPO PER LE IMPRESE COLPITE DALL’ALLUVIONE “Veneto Sviluppo è pronta a garantire il proprio contributo, come società strumentale della Regione, per affrontare la difficile fase di riavvio dell’economia regionale, così duramente colpita dai catastrofici eventi di questi giorni”. “La nostra struttura tecnico-operativa – prosegue il presidente di Veneto Sviluppo, Francesco Borga –ha già allo studio diverse modalità per accelerare in modo ottimale l’utilizzo dei fondi di rotazione che abbiamo in gestione; stiamo inoltre lavorando per estendere, con caratteristiche straordinarie - così come straordinarie sono le circostanze che numerose realtà produttive si trovano a dover fronteggiare nell’emergenza alluvione - l’utilizzo della “Misura Anticrisi”, attivata con la Regione del Veneto a fine 2009: un’ipotesi in queste ore al vaglio, nel corso degli intensi confronti tra Regione e Veneto Sviluppo, prevederebbe la possibilità di un intervento a tasso fortemente agevolato per le imprese”. “In stretto coordinamento con la Regione del Veneto - sottolinea Borga - la struttura della società è pronta per progettare ed individuare nuove linee di intervento e di sostegno mirate in grado di permettere azioni di supporto, rapide ed efficaci, alle imprese colpite, siano esse artigianali, industriali e commerciali”. “In momento in cui la crisi non è ancora del tutto alle spalle - conclude Borga - un evento di questa natura rischia di compromettere quanto di buono fatto dal sistema produttivo e dalle istituzioni: proprio per questo motivo, condividendo l’appello della Regione, il nostro impegno a sostegno delle imprese sarà massimo”.
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CONVEGNO VENETO SVILUPPO ANCI E SACE FCT
16 settembre 2010
COMUNICATO STAMPA AGEVOLARE LO SMOBILIZZO DEI CREDITI NEI CONFRONTI DELLA PA: GLI STRUMENTI A DISPOSIZIONE DEI COMUNI E DELLE PMI. Lunedì 20 settembre, alle ore 10, si terrà un incontro organizzato dalla finanziaria regionale, Sace Fct e AnciVeneto dedicato alle PA che vogliono conoscere le modalità di smobilizzo dei crediti verso i fornitori. Appuntamento in Sala Europa, sede UNIONCAMERE del Veneto, P.S.T. VEGA, Edificio Lybra 19/c, Marghera. Veneto Sviluppo, AnciVeneto e Sace Fct, società di factoring del Gruppo SACE,presentano una serie di misure e strumenti finalizzati ad agevolare lo smobilizzo dei crediti vantati dai fornitori della PA e in grado di fornire, in questo modo, un sostegno alle imprese venete. Un tema delicato e urgente quello dei pagamenti delle PA verso i fornitori, che ha visto la Regione del Veneto, anche attraverso la finanziaria regionale, impegnata già da diversi mesi nell’individuare soluzioni e risposte alle imprese spesso alle prese con insostenibili tempi di attesa. Lunedì 20 settembre, con inizio alle ore 10, le Pubbliche Amministrazioni soggette al Patto di stabilità (cioè i Comuni con più di 5.000 abitanti), potranno partecipare all’incontro tecnico in calendario, che si prefigge di far conoscere alcuni strumenti a loro disposizione per smobilizzare i crediti vantati dai loro fornitori. Dopo il saluto di Francesco Borga, presidente Veneto Sviluppo SpA, di Roberto Ciambetti, assessore regionale al Bilancio e controllo finanziario con delega ai rapporti con gli Enti Locali, e di Giorgio Dal Negro, presidente di AnciVeneto, sarà la volta degli interventi di Paolo Giopp direttore di Veneto Sviluppo (“Lo smobilizzo dei crediti a fronte della certificazione/autenticazione da parte della PA”) di Antonio Peretti, vice direttore di Veneto Sviluppo (“Le misure agevolative regionali anticrisi per le imprese”) di Antonio Romeo, direttore commerciale di SACE Fct (“Il Reverse Factoring di Sace Fct SpA applicato alla PA a favore delle imprese creditrici. Proposta di accordo”) e di Maurizio Santone, Segreteria regionale per la Programmazione e il Bilancio (“L’esperienza della Regione del Veneto nella definizione di procedure per la cessione del credito “pro soluto”). E’ previsto inoltre un intervento del Comitato interregionale dei Consigli Notarili delle Tre Venezie dedicato ai contributi notarili per una più veloce e sicura circolazione dei crediti. Il convegno si terrà presso la Sala Europa di UNIONCAMERE del Veneto (P.S.T VEGA, Edificio Lybra 19/c, Marghera-Venezia), è ad ingresso libero previa registrazione obbligatoria da effettuare al sito www.anciveneto.org.
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VENETO SVILUPPO PER COMUNI E PMI
29 luglio 2010
COMUNICATO STAMPA
LE MISURE PER I COMUNI E LE PMI VENETE Veneto Sviluppo si è attivata, mettendo a disposizione anche il proprio know how, per coordinare un set di proposte, alcune già esistenti, miranti a sostenere le PMI e facilitarne, in condizioni particolari, l’accesso al credito. Il presidente della Finanziaria Regionale, Francesco Borga, ha presentato in conferenza stampa le iniziative messe in campo che intendono far fronte alle situazioni di sofferenza delle Pmi dovute ai tempi eccessivamente lunghi di pagamento di opere e servizi da parte delle pubbliche amministrazioni. E' stata anche l'occasione per presentare i dati di attività della società nel primo semestre 2010. “La nostra mission - ha sottolineato Borga - è proprio quella di girare la barra a favore del tessuto delle PMI venete ed è sufficiente osservare i dati di attività di questi primi sei mesi dell’anno per vedere come questo percorso sia già iniziato. Un tessuto produttivo che reagisce, che va accompagnato nella sua fase di ristrutturazione e innovazione, ma che certamente rappresenterà il volano di una nuova fase di crescita post crisi”. scarica una sintesi dei dati Tre sono i filoni di intervento per le PMI e la PA: 1) Definizione di un “accordo quadro” con Anci Veneto per favorire, da parte di tutti i Comuni, la certificazione e l’anticipazione del credito, promuovendo l’adozione delle procedure semplificate di certificazione dei crediti secondo schemi condivisi. Utilizzando queste procedure, l’impresa ha certezza del proprio credito e viene, di conseguenza, facilitato lo smobilizzo pro solvendo a condizioni di tasso (ordinario) e di durata (12 mesi) il più possibile favorevoli, con una contemporanea semplificazione delle procedure. In tal modo l’impresa può presentarsi alla propria banca per ottenere lo smobilizzo del credito, mentre il Comune attiverà con la banca stessa dei percorsi privilegiati per rientrare del debito. Veneto Sviluppo è impegnata a far sì che questo stesso accordo sia esteso anche ai principali Confidi. 2)Definizione di un “accordo quadro” con SACE FACTORING per la smobilizzo pro soluto dei crediti della PA. Contestualmente, Veneto Sviluppo intende promuovere un accordo con il Notariato affinchè vengano applicati costi notarili contenuti sull’atto pubblico di cessione dei crediti. L’obiettivo è quello di rendere fruibile anche alle PMI e alle migliori condizioni possibili una modalità di smobilizzo pro soluto già esistente, ma fino ad oggi utilizzata solo da grossi creditori. In concreto: l’azienda “vende” il proprio credito ad una società di factoring e grazie alla mediazione di Veneto Sviluppo riesce a cedere il proprio credito a condizioni migliori sia per quanto riguarda i costi diretti (interessi) sia per i costi indiretti (spese notarili e commissioni). Oggi, questa operazione risulta essere molto difficoltosa per la maggior parte delle PMI venete, perché crediti di piccola entità non sono appetibili per le società di factoring e la complessità procedurale le rende di fatto inaccessibili alla maggior parte delle PMI. 3)All’interno della Misura Regionale Anticrisi vi è la possibilità di procedere alla costituzione di Fondo di Garanzia - con un apporto da parte della Regione del Veneto in corso di definizione - attraverso il quale sarà possibile facilitare l’accesso al credito (finanziamento agevolato a medio termine) alle imprese che si trovano in una situazione creditizia difficile e che, altrimenti, non sarebbero ritenute dalle banche dei creditori “affidabili”.
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PRESTITO BEI A VENETO SVILUPPO
16 luglio 2010
COMUNICATO STAMPA DIECI MILIONI DI EURO PER FINANZIAMENTI AGEVOLATI ALLE PMI VENETE. Arriva in questi giorni - e precisamente il 22 luglio - l’ultima tranche del prestito di Banca Europea per gli Investimenti a Veneto Sviluppo SpA: si tratta di 10 milioni euro facenti parte del prestito complessivo di 50 milioni di euro concesso da BEI nel 2007 al progetto della Regione del Veneto e della finanziaria regionale destinato a supportare lo sviluppo delle PMI regionali ed inserito nel piano “Competitività Regione Veneto 2007-2013 SME”. “L’obiettivo di questa ulteriore iniezione di risorse - sottolinea Francesco Borga, presidente della finanziaria regionale – è potenziare i principali fondi rotativi gestiti da Veneto Sviluppo, in particolare quelli dedicati ai settori dell’industria (L.R.5/2001), dell’artigianato (L.R.2/2002), del turismo (L.R. 33/2002) e dell’agroalimentare (L.R.40/2003). Si tratta dei più importanti strumenti di agevolazione finanziaria agli investimenti delle PMI venete, attuati in cofinanziamento con le banche del territorio e le società di leasing ed in collaborazione con le associazioni di categoria ed i loro consorzi fidi”. L’operazione, realizzata da Veneto Sviluppo sotto l’egida della Regione del Veneto, ha permesso di sostenere, dal 2007 ad oggi, 499 aziende, che hanno potuto ottenere finanziamenti per circa 86 milioni di euro e realizzare investimenti per circa 115 milioni di euro. Uno degli aspetti di maggior rilievo dell’iniziativa è stata la capillarità dell’intervento, resa possibile grazie a Veneto Sviluppo e alle banche convenzionate, e che ha consentito all’istituto finanziario di raggiungere e supportare concretamente la micro e piccola impresa. Lo stesso taglio medio delle operazioni di finanziamento realizzate – circa 170 mila euro – ne è una conferma. “La collaborazione con BEI realizzata da Veneto Sviluppo, prima finanziaria regionale in Italia ad effettuare un’operazione di questo tipo - prosegue il presidente Borga - ha consentito alla finanziaria regionale non solo di poter offrire alle imprese, in modo proattivo e innovativo, un supporto concreto per il finanziamento di progetti di crescita aziendale, ma anche di ottenere un riconoscimento, dal forte valore istituzionale, della propria missione societaria, ovvero quella di lavorare per fornire al tessuto produttivo veneto il sostegno che oggi più che mai è indispensabile alle aziende per crescere e consolidarsi. Sono certo che Veneto Sviluppo si sia dimostrata un partner affidabile per Bei – conclude il presidente Borga - e sono altresì convinto che la finanziaria regionale e BEI abbiano dimostrato di poter lavorare in piena sintonia e compatibilità, conciliando i risultati con le proprie finalità istituzionali”.
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AL VIA IL FONDO DI VENTURE CAPITAL
12 maggio 2010
COMUNICATO STAMPA PARTE IL FONDO DI VENTURE CAPITAL Firmata oggi la convenzione fra Veneto Sviluppo e Regione del Veneto che rende operativo lo strumento destinato alle start up e alle PMI che puntano sull’innovazione. “Dalla crisi le imprese venete usciranno diverse ed è fondamentale che abbiano a disposizione gli strumenti necessari per rinnovarsi, competere e proporsi come eccellenze sul mercato. Oggi abbiamo aggiunto al pacchetto di strumenti finanziari mirati alla crescita dell’economia veneta un altro fondamentale tassello a sostegno delle aziende che scelgono la strada dell’innovazione”. Così Francesco Borga, presidente di Veneto Sviluppo, commenta la sigla della convenzione fra la Finanziaria regionale e la Regione del Veneto che rende operativo il Fondo di Venture Capital (POR 2007-2013, Linea di intervento 1.2 Ingegneria finanziaria, Azione 1.2.2) per le PMI venete con progetti a forte carattere innovativo. Il Fondo di Venture Capital, che utilizza risorse regionali e comunitarie, dispone di una dotazione di 35 milioni di euro (15 milioni dall’ente regionale e 20 da Veneto Sviluppo) e intende favorire la nascita di nuove imprese e sostenere le PMI già esistenti impegnate in percorsi e processi di innovazione. “Con questo strumento – sottolinea Borga – la Regione del Veneto e la Finanziaria regionale hanno messo a disposizione delle PMI innovative che necessitano di un supporto in termini di capitale di rischio nuove risorse che ci auguriamo vengano utilizzate al più presto”. Con il Fondo di Venture Capital, che si aggiunge al “Fondo di rotazione per gli investimenti innovativi” (anche questo cofinanziato con risorse UE) e ai Fondi di garanzia affidati ai Confidi dalla Regione Veneto, si completa l’attuazione delle misure di ingegneria finanziaria in ambito di innovazione, ricerca e sviluppo previste dalla Programmazione Comunitaria Regionale (POR 2007-2013). Dal punto di vista tecnico, il Fondo di Venture Capital potrà entrare in imprese che siano società di capitali operanti nel territorio regionale; il Fondo inoltre prevede che l’entità dell’intervento partecipativo oscilli tra il 15% ed il 45% del capitale sociale dell’impresa partecipata. Il Fondo interverrà solo nella forma di partecipazione ad aumenti di capitale per un investimento massimo che arriva sino a un milione e mezzo di euro. La durata dell’investimento potrà essere al massimo di cinque anni e sarà poi possibile prevedere il riacquisto delle azioni da parte dell’imprenditore originario o altre soluzioni studiate ad hoc e collegate all’evoluzione dell’operazione. A breve tutta la modulistica per la richiesta di accesso allo strumento sarà disponibile sul sito internet della società (www.venetosviluppo.it).
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AL VIA IL FONDO DI VENTURE CAPITAL
12 maggio 2010
COMUNICATO STAMPA PARTE IL FONDO DI VENTURE CAPITAL Firmata oggi la convenzione fra Veneto Sviluppo e Regione del Veneto che rende operativo lo strumento destinato alle start up e alle PMI che puntano sull’innovazione. “Dalla crisi le imprese venete usciranno diverse ed è fondamentale che abbiano a disposizione gli strumenti necessari per rinnovarsi, competere e proporsi come eccellenze sul mercato. Oggi abbiamo aggiunto al pacchetto di strumenti finanziari mirati alla crescita dell’economia veneta un altro fondamentale tassello a sostegno delle aziende che scelgono la strada dell’innovazione”. Così Francesco Borga, presidente di Veneto Sviluppo, commenta la sigla della convenzione fra la Finanziaria regionale e la Regione del Veneto che rende operativo il Fondo di Venture Capital (POR 2007-2013, Linea di intervento 1.2 Ingegneria finanziaria, Azione 1.2.2) per le PMI venete con progetti a forte carattere innovativo. Il Fondo di Venture Capital, che utilizza risorse regionali e comunitarie, dispone di una dotazione di 35 milioni di euro (15 milioni dall’ente regionale e 20 da Veneto Sviluppo) e intende favorire la nascita di nuove imprese e sostenere le PMI già esistenti impegnate in percorsi e processi di innovazione. “Con questo strumento – sottolinea Borga – la Regione del Veneto e la Finanziaria regionale hanno messo a disposizione delle PMI innovative che necessitano di un supporto in termini di capitale di rischio nuove risorse che ci auguriamo vengano utilizzate al più presto”. Con il Fondo di Venture Capital, che si aggiunge al “Fondo di rotazione per gli investimenti innovativi” (anche questo cofinanziato con risorse UE) e ai Fondi di garanzia affidati ai Confidi dalla Regione Veneto, si completa l’attuazione delle misure di ingegneria finanziaria in ambito di innovazione, ricerca e sviluppo previste dalla Programmazione Comunitaria Regionale (POR 2007-2013). Dal punto di vista tecnico, il Fondo di Venture Capital potrà entrare in imprese che siano società di capitali operanti nel territorio regionale; il Fondo inoltre prevede che l’entità dell’intervento partecipativo oscilli tra il 15% ed il 45% del capitale sociale dell’impresa partecipata. Il Fondo interverrà solo nella forma di partecipazione ad aumenti di capitale per un investimento massimo che arriva sino a un milione e mezzo di euro. La durata dell’investimento potrà essere al massimo di cinque anni e sarà poi possibile prevedere il riacquisto delle azioni da parte dell’imprenditore originario o altre soluzioni studiate ad hoc e collegate all’evoluzione dell’operazione. A breve tutta la modulistica per la richiesta di accesso allo strumento sarà disponibile sul sito internet della società (www.venetosviluppo.it).
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L'ASSEMBLEA DEI SOCIA APPROVA IL BILANCIO 2009
26 aprile 2010
COMUNICATO STAMPA VENETO SVILUPPO: L’ASSEMBLEA DEI SOCI APPROVA IL BILANCIO 2009 L’Assemblea dei Soci di Veneto Sviluppo spa, alla presenza del neoassessore regionale al Bilancio, Roberto Ciambetti, ha approvato, venerdì 23 aprile, il bilancio dell’esercizio 2009, documento già licenziato dal CdA della Finanziaria Regionale lo scorso marzo. “Le risorse complessivamente gestite dalla Società – ha spiegato Francesco Borga, presidente di Veneto Sviluppo dallo scorso novembre – sono cresciute ed oggi ammontano a 577,2 milioni di Euro in termini di massa amministrata, con un incremento del 16% rispetto al 2008. In questa fase economica così complessa – ha continuato Borga - Veneto Sviluppo è pronta a lavorare a nuovi progetti, idee, percorsi che esprimano soluzioni rapide e concrete in grado di garantire il giusto sostegno alle aziende. La società negli ultimi mesi si è ulteriormente strutturata, avviando nuovi interventi, migliorando le procedure e riducendo la tempistica”. Veneto Sviluppo ha gestito, nel 2009, 20 Fondi di rotazione attivi e 2 Fondi non più operativi ed in fase di chiusura, per un ammontare complessivo di 577,2 milioni di Euro. A questi si aggiungono 4 Fondi per contributi in conto capitale. La società inoltre ha messo a punto alcune operazioni di ottimizzazione della gestione finanziaria di Fondi di Rotazione. Alla data di chiusura dell’esercizio la situazione dei Fondi è di pieno impiego, evidenziando un tasso medio di utilizzo prossimo al 100%. Veneto Sviluppo gestisce, poi, il Fondo regionale di Garanzia e Controgaranzia per il Turismo, provvisto di risorse per 5,5 milioni di Euro, ed il Fondo di Garanzia/Controgaranzia a valere sul Programma di Iniziativa Comunitaria Interreg III Transfrontaliero Adriatico, denominato “ARCO”, quest’ultimo con una dotazione di 6,2 milioni di Euro. “Le aggregazioni - ha ribadito il presidente Borga – sono la priorità della politica della società: ragionare in una logica di aggregazione e alleanza è l’unica modalità per “mettere a sistema” le risorse presenti sul territorio, consolidarle, mantenerle venete e porle nelle condizioni di fornire un servizio migliore alle imprese e ai cittadini”. “Negli ultimi mesi del 2009 e in questa prima parte dell’anno in corso è stata avviata una nuova analisi che riguarda le politiche da attuare sia nei confronti delle Pubblic Utilities che dei Confidi”. “E’ già in fase avanzata - ha proseguito Borga - il confronto per la creazione di una rete tra le realtà del sistema fieristico veneto con precise politiche di internazionalizzazione a favore delle imprese del territorio”. Sul versante delle energie rinnovabili è stata elaborata una strategia d’intervento che ha portato alla costituzione, nel gennaio 2010, di una NewCo in partnership con SINLOC S.p.A. chiamata Enrive spa, ovvero Energie Rinnovabili Veneto. Veneto Sviluppo si e’ fortemente impegnata anche per affrontare la questione dei Pagamenti della Pubblica Amministrazione, un tema “caldo”, al quale la societa’ sta cercando di offrire una possibile via d’uscita. “Veneto Sviluppo ha affrontato anche un nuovo filone di attività – ha spiegato Borga - mettendo a punto due strumenti di private equity a misura di PMI: è già operativo, infatti, il “Patrimonio Destinato”, finalizzato all’assunzione di partecipazioni minoritarie e temporanee nel capitale di rischio delle PMI venete in fase di espansione e crescita, mentre nei prossimi mesi sarà attivato, cofinanziato da risorse comunitarie e regionali, il Fondo per interventi di capitale di rischio, il cui focus sarà favorire la nascita di nuove imprese e sostenere le PMI già esistenti impegnate in processi innovativi. Due strumenti complementari e sinergici, grazie ai quali, una volta a regime, si immetteranno nel mercato risorse per circa 65-70 milioni di euro”. Il bilancio 2009 di Veneto Sviluppo si chiude con una perdita complessiva di Euro 2.372.744, un dato determinato dalla svalutazione della partecipazione in “Attiva spa”. “Senza la svalutazione di questa nostra partecipazione – ha concluso Borga – Veneto Sviluppo chiuderebbe l’esercizio 2009 con un attivo di oltre 2 milioni di euro: segno che la società è sana e sempre più capace di garantire, con tempismo e puntualità, tutte quelle risposte indispensabili ad una realtà produttiva ed imprenditoriale che si vuole sollevare il prima possibile da questa difficile fase di crisi accentando di investire su se stessa, sull’innovazione e sul futuro”.
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NASCE ENRIVE SPA, ENERGIE RINNOVABILI VENETO
15 marzo 2010
COMUNICATO STAMPA NASCE ENRIVE SPA, SOCIETA’ PER LE ENERGIE RINNOVABILI DEL VENETO È stata presentata oggi Enrive S.p.A. (Energie Rinnovabili Veneto) partecipata al 50% da Veneto Sviluppo S.p.A., finanziaria della Regione Veneto e da Sinloc S.p.A., Sistema Iniziative Locali S.p.A. La costituzione di Enrive risponde all’esigenza, sempre più sentita dalla Regione del Veneto e dalle Fondazioni che partecipano al capitale di Sinloc, di svolgere un ruolo attivo e di promozione degli indirizzi prioritari di politica energetica mirati ad incentivare la produzione di energia elettrica da fonti alternative rinnovabili (biomasse, fotovoltaico, idroelettrico, eolico), l’efficienza energetica e il risparmio energetico. Enrive agirà come partner finanziario e tecnico per le imprese e le istituzioni locali venete che intendono sviluppare progetti e iniziative nel settore delle energie rinnovabili, dell’efficienza e del risparmio energetico, contribuendo così all’individuazione della migliore strutturazione economico finanziaria delle iniziative. Enrive, attingendo alle competenze ed esperienze dei propri soci, svilupperà le iniziative nei settori citati fornendo project management, supporti alla pianificazione procedurale ed economico finanziaria, oltre che servizi di advisory finanziario a supporto della bancabilità dei progetti. Enrive, inoltre, potrà anche partecipare ai singoli progetti investendo capitale proprio ed affiancandosi quindi nell’assunzione dei rischi. La partnership fra Veneto Sviluppo e Sinloc Sistema Iniziative Locali S.p.A. (società specializzata nell’offrire servizi di investimento e consulenza per iniziative di sviluppo locale in un’ottica di partenariato pubblico/privato) trova la sua ragion d’essere nelle sinergie e nel valore creato dalla sintesi delle competenze ed esperienze dei due soci. In particolare, Veneto Sviluppo apporterà il proprio contributo in termini di individuazione di progetti sul territorio e nella individuazione di finanziamenti agevolati dedicati al settore delle rinnovabili. Sinloc apporterà l’esperienza maturata nell’elaborazione dei piani economico-finanziari e nell’arrangement finanziario di operazioni complesse, forte in questo della specializzazione e dell’esperienza acquisita nell’ingegneria finanziaria applicata a progetti specifici nel campo dell’energia e delle fonti rinnovabili. Alla presidenza di Enrive S.p.A. è stato nominato Matteo Segafredo; il Consiglio di Amministrazione è composto, oltre al presidente, da Gianpietro Zannoni (Veneto Sviluppo) e Arturo Lorenzoni (Sinloc). La società è già pronta ad esaminare proposte di collaborazione, affiancamento e investimento che possono provenire dalle imprese e dalle istituzioni del Veneto.
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NUOVE MISURE PER LE PMI
21 dicembre 2009
COMUNICATO STAMPA PRESENTATE LE NUOVE MISURE FINANZIARIE DELLA REGIONE E DI VENETO SVILUPPO Quasi 300 milioni per il sistema produttivo veneto: queste le risorse che da gennaio 2010 le imprese potranno utilizzare per investire sullo sviluppo e la crescita aziendale. Le misure predisposte dalla Regione del Veneto e dalla finanziaria regionale sono state presentate oggi nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il presidente di Veneto Sviluppo, Francesco Borga, gli assessori regionali Isi Coppola (politiche di bilancio) e Vendemiano Sartor (economia e innovazione), il consigliere di Vega e Veneto Sviluppo, Fabrizio Stella, il direttore di Vega, Michele Vianello e Paolo Giopp, direttore della finanziaria. “Vogliamo dare un segnale forte: Regione Veneto, Vega e Veneto Sviluppo stanno lavorando in sinergia per realizzare interventi di sostegno e rilancio dell’economia del Veneto, confermando così che le strutture pubbliche sono al fianco delle imprese. Le misure che presentiamo oggi sono risorse importanti non solo per la quantità ma soprattutto perche tutte rivolte al vero asse portante del economia veneta ovvero le PMI”, ha esordito il neo presidente di Veneto Sviluppo Francesco Borga. “Gli strumenti a disposizione - ha spiegato Borga - sono sette e agiscono su diversi fronti: si va dal Piano di interventi regionali anticrisi, con una misura straordinaria di finanziamento agevolato per sostenere le imprese nel loro bisogno temporaneo di liquidità, al Fondo di rotazione per gli investimenti innovativi, dalle tre misure per il settore turistico (implementazione del Fondo di rotazione, nuovo Fondo di Garanzia e Controgaranzia, interventi partecipativi) al fondo per le Agrienergie e il Fondo di Garanzia A.r.co.; infine, le due innovative iniziative di private equity a misura di PMI, cioè il “patrimonio destinato” e il Fondo di Venture Capital, che supporteranno le imprese nel superare la sottocapitalizzazione, favorire l’innovazione dei processi e prodotti, facilitare il passaggio generazionale, migliorare il rating rispetto ai parametri di Basilea 2. Tutte iniziative che verranno promosse in modo capillare sul territorio, con le associazioni di categoria e consorzi fidi, a partire dal nuovo anno”. Un pacchetto articolato di azioni al quale il presidente Borga ha aggiunto l’auspicio di gettare le basi per arrivare, in futuro, alla regionalizzazione del Fondo nazionale di garanzia per le Pmi. “L’aspetto innovativo - ha concluso Borga - è che la procedura di accesso non passa attraverso un bando di assegnazione ma le risorse sono attivabili rivolgendosi a Veneto Sviluppo che è a disposizione delle aziende per analizzare le possibilità di finanziamento e di successivo investimento”. A questo proposito l’Assessore Coppola ha ribadito che attraverso l’utilizzo di Veneto Sviluppo la Regione vede aumentare le proprie capacità di intervento e quindi l’efficacia delle risorse. “Quelle presentate oggi – ha precisato l’Assessore Coppola – sono iniziative importanti, che saranno ancor più efficaci nella misura in cui saranno semplici da utilizzare e lo sforzo della Regione è proprio quello di semplificare al massimo le procedure di accesso. In questo senso – ha concluso – siamo stati lungimiranti nell’aver creato un contenitore e uno strumento efficiente come Veneto Sviluppo, che gestisce annualmente circa 640 milioni di euro”. L’Assessore Sartor ha da parte sua sottolineato che questi interventi rientrano in una logica di ingegneria finanziaria, su cui la Regione del Veneto lavora da tempo, interventi che saranno resi disponibili attraverso un'unica piattaforma che è Veneto Sviluppo. In questa fase, ha proseguito Sartor, è importante risolvere il problema della sottocapitalizzazione delle imprese. “Si deve aiutare il sistema a valorizzare il patrimonio, per renderlo più competitivo e questo va fatto sia attraverso aiuti finanziari, sia attraverso l’aggregazione. Aggregazione progettuale che vedrà sicuramente il coinvolgimento di Veneto Sviluppo e del Parco Scientifico e Tecnologico VEGA, quest’ultimo inteso anche come incubatore di nuove imprese”.
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FRANCESCO BORGA PRESIDENTE DI VENETO SVILUPPO
17 novembre 2009
COMUNICATO STAMPA FRANCESCO BORGA NUOVO PRESIDENTE DI VENETO SVILUPPO SPA Alla vicepresidenza è stato eletto Antonio Rigon Francesco Borga è il nuovo presidente della Finanziaria Regionale per il triennio 2009-2011. L’elezione è avvenuta oggi, in occasione della prima adunanza del Consiglio di Amministrazione della società, i componenti del quale sono stati rinnovati durante l’Assemblea dei soci tenutasi la settimana scorsa. Alla vicepresidenza di Veneto Sviluppo, come espressione dei soci bancari, è stato eletto Antonio Rigon (Sinloc SpA). Al Consiglio di Amministrazione ha partecipato anche l’Assessore Regionale Isi Coppola, che ha sottolineato come il nuovo CDA “rappresenti un profondo ricambio, sebbene sia evidente che per tradizione Veneto Sviluppo ha sempre collaborato con la Regione Veneto e soprattutto è lo strumento operativo economico e finanziario fondamentale al quale fare riferimento”. “Come Assessore alle Politiche di Bilancio, oltre che alle Partecipazioni Societarie - ha proseguito Coppola - ritengo che la nostra finanziaria sia un “fiore all’occhiello” per il ruolo di vero e proprio motore del sistema economico regionale; una società che anche a livello nazionale si è spesso distinta sia per le sue capacità progettuali che per le concrete opportunità offerte a supporto delle PMI. Veneto Sviluppo rappresenta un’eccellenza veneta della quale andiamo fieri (l’erba del vicino non è più verde della nostra, in questo caso) e mai come in questo delicato momento è chiamata a dare al nostro sistema economico risposte e soluzioni concrete sul piano dell’innovazione finanziaria e degli strumenti agevolativi, facendo riferimento alle risorse della quale è dotata (circa 600 milioni di euro) che sono a disposizione per il rilancio dell’economia veneta”. Francesco Borga è attualmente direttore generale di Confindustria Veneto e presidente di Venezia Fiere; già vicepresidente della Banca di Credito Cooperativo di Marcon, è stato anche presidente di Sile-Piave spa, consigliere di Amministrazione di Save, sindaco di Quarto d’Altino e componente del Comitato di sconto di Carive. “Voglio esprimere ai Consiglieri di Veneto Sviluppo SpA e alla Regione che mi ha designato – ha esordito il neo-presidente Borga - la gratitudine per la fiducia che hanno riposto nella mia persona. Sono certo che con il contributo di tutti si possa proseguire il prezioso lavoro avviato dalla Presidente e dal Consiglio precedenti. Nei prossimi giorni verificherò con il Consiglio di Amministrazione lo stato delle cose ma vorrei anche tracciare alcune linee di lavoro”. “Ritengo che l’attuale fase congiunturale necessiti uno sforzo coeso di tutti i partner pubblici e privati per elaborare una strategia per dare alle imprese e alla loro progettualità un sostegno determinante. Questo può e deve avvenire con l’utilizzo delle risorse di cui la Società dispone ma anche concordando con Regione, sistema bancario e parti sociali obiettivi e percorsi che vedano tutti i player impegnati in uno sforzo condiviso”. “Personalmente credo che una politica di sostegno delle aggregazioni sia una linea di lavoro importante per consentire al sistema produttivo veneto di affrontare un futuro globalizzato e che possiamo vincere rafforzando i fondamentali della nostra economia e coniugando con essi interventi innovativi. Vi sono realtà in Veneto, penso ai Confidi, ad alcuni Fondi Previdenziali e ad altri soggetti che possono contribuire a realizzare una nuova fase di sviluppo economico e sociale. La condizione è che si sappia rompere i vincoli di alcune norme esistenti, acquisire uno spirito imprenditoriale e condividere quel “rischio di impresa” che deve caratterizzare tutti i protagonisti dello sviluppo”, ha concluso Borga. Il primo CDA ha proceduto anche al rinnovo del Comitato Esecutivo che è formato, oltre che dal presidente Borga e dal vicepresidente Rigon, dai consiglieri Fabrizio Stella, Ferdinando Brandi e Marco Vanoni. Il nuovo CDA di Veneto Sviluppo vede, oltre a Fabrizio Stella, Antonino Ziglio e Roberto Bissoli, presenti nel precedente Consiglio, l’ingresso di Piero Gallimberti, avvocato cassazionista, già sindaco di Chioggia negli anni ’90, di Marco Vanoni, area manager in una azienda del settore meccanico e attualmente presidente del Consorzio Intercomunale Soggiorni Climatici della provincia di Verona e di Gianpietro Zannoni, imprenditore, esperto di internazionalizzazione e di finanza applicata allo sviluppo d’impresa, già vicepresidente di Finest su mandato regionale negli anni 1999-2003. I componenti del CDA di espressione bancaria sono: Ferdinando Brandi (UniCredit Corporate Banking S.p.A.), Roberto Gazzola (UniCredit Corporate Banking S.p.A), Alfredo Checchetto (Intesa Sanpaolo S.p.A.), Antonio Rigon (SINLOC S.p.A.), Daniele Pirondini (Banca Antonveneta S.p.A.), Cristiano Vincenzi (Banco Popolare Soc. Coop.). Gazzola e Checchetto provengono dal precedente CDA.
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RINNOVATO IL CDA DI VENETO SVILUPPO
10 novembre 2009
COMUNICATO STAMPA NOMINATO IL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA FINANZIARIA REGIONALE Si è tenuta oggi l’Assemblea ordinaria dei soci di Veneto Sviluppo Spa che ha proceduto a nominare i componenti del nuovo Consiglio di Amministrazione in carica per il triennio di mandato 2009-2011. Il Consiglio Regionale ha provveduto ad effettuare le nomine di Francesco Borga, Piero Gallimberti, Fabrizio Stella, Marco Vanoni, Gianpietro Zannoni, Roberto Bissoli, Antonino Ziglio, mentre i soci bancari della finanziaria regionale hanno designato Ferdinando Brandi, Roberto Gazzola, Alfredo Checchetto, Antonio Rigon, Daniele Pirondini, Cristiano Vincenzi. Rinnovato anche il Collegio Sindacale della società che sarà così composto: Alberto Dalla Libera (presidente), Paolo Venuti, Pietro Codognato Perissinotto. Il rappresentante della Regione del Veneto, azionista di maggioranza della società, ha ringraziato a nome dell’istituzione regionale la presidente uscente, Irene Gemmo, per il lavoro svolto durante il suo mandato. La presidente Gemmo nel suo commiato ha ripercorso l’attività svolta in questi tre anni, sottolineando il profondo mutamento che la finanziaria ha saputo mettere in atto per diventare uno strumento sempre più al servizio delle pmi venete. Gemmo ha rivolto un particolare ringraziamento alla struttura operativa della società, ai soci e ai consiglieri con i quali ha collaborato in Consiglio di Amministrazione. Sono stati confermati i compensi previsti per la Presidenza e i Consiglieri di amministrazione, mentre è stato posto un tetto massimo per il Collegio Sindacale. L’elezione del nuovo presidente di Veneto Sviluppo avverrà in occasione della prima adunanza del Consiglio di Amministrazione, previsto per l’inizio della settimana prossima.
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VENETO SVILUPPO SI AGGIUDICA DUE GARE PER LA GESTIONE DI DUE FONDI PER LE PMI
25 settembre 2009
COMUNICATO STAMPA AGGIUDICATA A VENETO SVILUPPO LA GESTIONE DEL FONDO PER GLI INVESTIMENTI INNOVATIVI E DEL FONDO DI CAPITALE DI RISCHIO Il CDA della Finanziaria Regionale nel corso della seduta odierna ha preso atto della aggiudicazione in via definitiva a Veneto Sviluppo di due importanti gare: la prima riguarda la costituzione e la gestione di un “Fondo di rotazione per il finanziamento agevolato degli investimenti innovativi per le PMI” e la seconda la costituzione e la gestione di un “Fondo di Capitale di Rischio”. Non appena operativo, il “Fondo di rotazione per il finanziamento agevolato degli investimenti innovativi per le PMI” (Programma Operativo Regionale 2007-2013, Asse 1. Linea di intervento 1.2 “Ingegneria Finanziaria”. Azione 1.2.3.) sarà in grado di mettere a disposizione circa 45 milioni di euro alle piccole medie imprese venete che presenteranno progetti caratterizzati da una chiara componente innovativa. Il “Fondo di Capitale di Rischio” (Programma Operativo Regionale 2007-2013, Parte Fesr. Asse 1. Linea di intervento 1.2 “Ingegneria Finanziaria”. Azione 1.2.2.) conta una dotazione complessiva di 35 milioni di euro, di cui 15 assegnati in gestione ad esito della gara e i restanti 20 messi disposizione da Veneto Sviluppo. “Prendono finalmente forma le iniziative promosse dalla Finanziaria Regionale, di concerto con la Regione del Veneto, e destinate a sostenere il rilancio e lo sviluppo del tessuto produttivo regionale. Non appena redatti i rispettivi regolamenti attuativi, gli strumenti saranno pronti per essere utilizzati da quelle piccole medie imprese venete che vorranno puntare su una crescita basata sull’innovazione e sulla qualità”, ha dichiarato Irene Gemmo, Presidente di Veneto Sviluppo. “La Finanziaria procede puntualmente nell’esecuzione delle attività programmate, ribadendo in questo modo la sua volontà a perseguire con concretezza progetti ed iniziative utili al sistema economico veneto”, ha aggiunto Gemmo. Nel corso del CDA, inoltre, sono state deliberate 130 operazioni di finanziamenti agevolati, per un totale complessivo di circa 20 milioni euro. “Un piccolo inizio che lascia ben sperare rispetto alla ripresa dell’economia regionale”, ha concluso la Presidente di Veneto Sviluppo.
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WWW.VENETO SVILUPPO.IT: NUOVO SITO PER LA FINANZIARIA REGIONALE
03 luglio 2009
COMUNICATO STAMPA WWW.VENETOSVILUPPO.IT: NUOVO SITO INTERNET PER LA FINANZIARIA REGIONALE Rinnovato per quanto riguarda la grafica ed i contenuti, il sito web è stato progettato con l’obiettivo di fornire un’informazione chiara, precisa ed immediata ai diversi tipi di utenza, imprenditori, professionisti o tecnici di settore, che operano con la società o che sono semplicemente alla ricerca di informazioni aggiornate sulle opportunità di sostegno finanziario proposte da Veneto Sviluppo. Il sito, oltre alle sezioni istituzionali tradizionali e all’area dedicata alle Attività e ai Prodotti, nella quale si illustrano gli strumenti di finanza agevolata a disposizione delle PMI corredati da tutta la documentazione tecnica, offre due strumenti di simulazione utili per orientare l’utente. Si tratta della Guida all’Agevolazione, che consente di avere una prima indicazione sull’agevolazione più confacente alle caratteristiche dell’impresa e del Simulatore di Rata che delinea un’ipotesi di finanziamento - ed i potenziali risparmi possibili - con l’utilizzo dei finanziamenti regionali gestiti da Veneto Sviluppo. “Il nuovo sito – spiega Irene Gemmo, presidente di Veneto Sviluppo - nasce dall’esigenza di offrire informazioni precise e aggiornate in tempo reale ad un pubblico e ad un’utenza che utilizza il web e fa riferimento ai suoi contenuti ormai in modo prioritario rispetto ad altri canali informativi. Nell’epoca del web 2.0 e della relazione sempre più diretta con il cliente, Veneto Sviluppo ha scelto di dotarsi di un nuovo sito web in grado rispondere alle esigenze e alle nuove pratiche di comunicazione. La finanziaria regionale conferma la propria vocazione di vicinanza e ascolto ai bisogni delle pmi venete”. "Entro la fine dell’estate - sottolinea Paolo Giopp, direttore della finanziaria regionale – verrà condotta a termine la migrazione delle circa 26 mila pratiche di agevolazione gestite dalla finanziaria. Il nuovo sistema gestionale, chiamato “Finanza 3000”, consentirà alla Società e agli intermediari convenzionati che lo utilizzeranno di gestire l’intero iter di valutazione e implementazione delle pratiche in modo più strutturato, trasparente ed efficiente. Un lavoro che si tradurrà in concreto beneficio per l’utente finale, cioè l’impresa, in vista anche del prossimo step che inevitabilmente attende un po’ tutte le amministrazioni pubbliche e le realtà che svolgono attività di servizio: la strutturazione di un iter procedurale completamente informatizzato, ad iniziare dalla presentazione della domanda di agevolazione fino all’esito finale”.
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IL MODELLO VENETO "ESPORTATO" IN SUD AMERICA
25 giugno 2009
COMUNICATO STAMPA IL MODELLO VENETO "ESPORTATO" IN SUD AMERICA Rafforzare le relazioni della Regione del Veneto con i Paesi del Mercosur, diffondere la conoscenza del modello dei distretti industriali, raccontare l’esperienza delle pmi venete, sostenere lo sviluppo di buone pratiche di finanza. Questi in sintesi gli obiettivi del CoCap (Coesione sociale attraverso il rafforzamento delle Catene Produttive) cofinanziato dall’Unione Europea e collocato nell'ambito del programma URB-AL III, al suo via ufficiale avvenuto ieri in occasione di un seminario internazionale che ha visto al lavoro, alla presenza del governatore della provincia argentina di S.Juan, il team coordinato dalla Direzione Relazione Internazionali Regione del Veneto e formato dalla Fondazione di Venezia e Veneto Sviluppo (per la parte tecnica) e gli stati partners del Rio Grande del Sud (Brasile), della Provincia di S. Juan (Argentina) e del Dipartimento di Misiones (Paraguay). In rappresentanza della Regione del Veneto hanno partecipato all’incontro Paolo Giopp, direttore generale della finanziaria regionale e Stefano Da Venezia di Fondazione di Venezia. “L’obiettivo principale del progetto – ha sottolineato il direttore di Veneto Sviluppo, Paolo Giopp – consiste nel migliorare, nelle regioni sudamericane coinvolte, la capacità delle istituzioni di selezionare e gestire progetti di crescita economica e imprenditoriale e nell’elaborare politiche di sviluppo delle PMI, condividendo il modello economico sociale innovativo realizzato in Veneto, in particolare quello dei distretti industriali”. “In questo percorso – ha proseguito Giopp - la finanza di natura pubblica può svolgere un ruolo fondamentale: il modello gestionale rappresentato dalla finanziaria regionale e gli strumenti di supporto agevolativo che Veneto Sviluppo gestisce saranno oggetto di studio e potranno costituire un riferimento per l’avvio di modelli di finanza solidale di distretto, veri e propri progetti pilota in grado di accrescere l’accessibilità ai servizi finanziari e promuovere meccanismi di coesione locale”. Il progetto potrà rappresentare un modello di condivisione di esperienze e “buone pratiche” tra il Sud America e il Veneto, grazie al quale sarà possibile elaborare strategie comuni di crescita e scambio economico oltre che consolidare ulteriormente le relazioni tra le istituzioni politiche ed economiche delle regioni coinvolte.
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COSTITUITO UN “PATRIMONIO DESTINATO” FINALIZZATO ALL’ISTITUZIONE DI UN FONDO A FAVORE DELLE PMI
05 giugno 2009
COMUNICATO STAMPA 05/06/2009: COSTITUITO UN “PATRIMONIO DESTINATO” FINALIZZATO ALL’ISTITUZIONE DI UN FONDO A FAVORE DELLE PMI. Il 4 giugno 2009 si è riunito a Marghera il CDA di Veneto Sviluppo che, in linea con la normativa vigente e con le indicazioni fornite dall’Organo di Vigilanza, ha proceduto alla costituzione di un “patrimonio destinato” ad assumere partecipazioni minoritarie e temporanee nel capitale di rischio delle PMI venete. In particolare, il “patrimonio destinato” sarà utilizzato per acquisire, detenere e gestire partecipazioni, rappresentate o meno da titoli, nel capitale di società aventi forma giuridica di società di capitali, con sede o stabilimento principale nella Regione del Veneto. Tale patrimonio è stato dotato di 10 milioni di euro ai quali, in linea con la Legge Regionale n. 19/2004 (“Interventi di ingegneria finanziaria per il sostegno e lo sviluppo delle PMI”), saranno associate ulteriori risorse conferite dalla Regione Veneto o da altri investitori privati quali Banche, Associazioni di Categoria, Fondazioni, etc. L’insieme delle risorse così raccolte costituirà uno strumento finanziario più ampio -“Fondo”– finalizzato a supportare lo sviluppo della piccola e media impresa veneta. “Il sistema produttivo veneto è fortemente caratterizzato da imprese di piccola dimensione che spesso presentano criticità strutturali, in primis la scarsa patrimonializzazione. La crescita è tradizionalmente finanziata con ricorso al capitale di debito, con conseguente sbilanciamento della struttura finanziaria. Con la creazione del Fondo per le PMI, la Finanziaria Regionale vuole dare una risposta concreta rendendo, al contempo, le potenzialità di sviluppo delle stesse imprese sempre meno dipendenti dall’indebitamento bancario, specie se a breve termine”, ha dichiarato Irene Gemmo, Presidente di Veneto Sviluppo. “Non solo” - ha proseguito Gemmo. “Rispetto al modello imprenditoriale veneto, di impronta tipicamente familiare e quindi soggetto ai problemi connessi con il passaggio generazionale, la possibilità di far ricorso ad operatori specializzati nel sostegno finanziario finalizzato alla creazione di valore, consente di reperire capitale "paziente", che può essere utilizzato per sostenere fasi di nuove start up, piani di sviluppo, nuove strategie, acquisizioni aziendali o altri processi critici del ciclo di vita di un’azienda”. Il supporto del nuovo Fondo, inoltre, non si esaurirà nella fornitura di capitale di rischio ma si articolerà anche nella disponibilità di know-how manageriale che l'investitore istituzionale metterà a disposizione delle PMI venete per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo fissati. In definitiva la Finanziaria regionale, con l’istituzione del “patrimonio destinato” e, in prospettiva, del Fondo per le PMI, si conferma nel suo ruolo di agente promotore dell’economia veneta e di motore di sviluppo finanziario a misura di PMI, mettendo a punto strumenti rispondenti alle esigenze di un sistema che mantiene e rafforza la propria vocazione produttiva all’insegna della modernità e dell’innovazione.
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L'ASSEMBLEA DEI SOCI APPROVA IL BILANCIO 2008
07 maggio 2009
COMUNICATO STAMPA L'ASSEMBLEA DEI SOCI APPROVA IL BILANCIO 2008. PROROGATO L’INCARICO AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Si è svolta oggi nella sede di Marghera l’Assemblea dei Soci di Veneto Sviluppo. Alla presenza dell’Assessore al Bilancio Isi Coppola, in rappresentanza del principale azionista Regione del Veneto, dei soci bancari, del CDA e del Collegio Sindacale, la Presidente Irene Gemmo ha presentato la relazione annuale; si è quindi proceduto all’approvazione del bilancio 2008 e della ripartizione dell’utile di esercizio. L’Assessore Coppola, in rappresentanza della Regione, ha comunicato che la Regione non ha completato l’iter amministrativo per il rinnovo degli organi sociali di Veneto Sviluppo e quindi che il mandato già conferito agli organi sociali in carica deve intendersi prorogato. Nel 2008 il risultato della gestione operativa della Finanziaria Regionale è stato di € 4.536.909 con un utile di €3.295.389 che è stato così ripartito: € 164.769,44 a riserva legale, € 659.077,75 a riserva straordinaria, € 2.021.910,20 a riserva utili a nuovo, € 449.631,36 a dividendo degli azionisti, pari a € 0,04 per azione. “L’esercizio 2008 è stato caratterizzato da un trend di significativo consolidamento del volume dei fondi amministrati - oltre 496 milioni di euro - e ha registrato una fase di rafforzamento delle attività caratteristiche oltre che di preparazione per l’ingresso in nuovi ambiti di operatività, sempre in linea con gli indirizzi di politica economica della Regione del Veneto”, ha dichiarato la Presidente Irene Gemmo. “La Finanziaria Regionale – ha proseguito la Presidente - ha completato un iter di sviluppo in direzione della modernità e dell’efficienza che si è tradotto, tra l’altro, sia in una nuova organizzazione aziendale sia nello sviluppo di progettualità in grado di fornire alle PMI venete nuovi strumenti di crescita. E’ in fase di varo lo strumento del “Patrimonio Separato”, destinato agli interventi nel capitale di rischio di piccole e medie imprese impegnate in programmi di espansione; tra gli altri progetti, inoltre, sono stati messi allo studio lo sviluppo di un “Fondo di Mezzanino” e uno strumento di garanzia, in linea con Basilea2, costruito specificamente per il settore turistico. Possiamo dire senza esitazioni che rispetto a 3 anni fa, Veneto Sviluppo è profondamente cambiata, essendo stata avviata verso quel percorso di modernizzazione che già nel maggio 2006 avevamo ritenuto indispensabile per continuare ad adempiere alla missione originaria in un contesto sociale ed economico in rapida evoluzione. Veneto Sviluppo è oggi una società che, accanto alla Regione del Veneto, lavora per essere “motore promotore” dell’economia regionale”, ha concluso Irene Gemmo.
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VENETO SVILUPPO PER IL SETTORE TURISTICO
23 aprile 2009
COMUNICATO STAMPA IRENE GEMMO, PRESIDENTE VENETO SVILUPPO SPA, AL CONVEGNO “LE POLITICHE REGIONALI DEL TURISMO VENETO CONTRO LA CRISI”. “ll turismo è la prima industria italiana e del Veneto: oggi è indispensabile più che mai lavorare tutti insieme, Regione del Veneto, Veneto Sviluppo e gli operatori del settore, per elaborare una strategia coordinata che consenta il superamento della crisi e il rilancio di un asset così fondamentale. Una valorizzazione che deve riguardare tutto il territorio regionale:mare, montagna, collina, lago, città d’arte, storia, paesaggio culturale, enogastronomia, benessere. La finanziaria regionale è pronta a collaborare per portare avanti progetti di crescita e sviluppo.” Così Irene Gemmo ha introdotto le iniziative che la finanziaria regionale sta mettendo a punto, in collaborazione con la regione, per il settore turistico, in occasione di un convegno organizzato dalla Giunta Regionale, svoltosi oggi a Mogliano Veneto, alla presenza, fra gli altri, dell’assessore competente nonché vicepresidente della Regione del Veneto, Franco Manzato. “Tre i fronti - ha proseguito Gemmo - su cui stiamo condividendo un percorso di lavoro e progettualità: il Fondo di Rotazione per il settore, in via di rinnovo, che godrà di un ulteriore stanziamento di risorse per le imprese. Ricordo che dal suo avvio (anno 2000) al 31.12.2008 il Fondo ha visto ben 512 domande deliberate per un totale di investimenti pari a 137 milioni di euro”. “La messa a punto di un fondo di garanzia e controgaranzia che, rinnovato secondo le regole di Bankitalia e Basilea 2, consentirà sia di facilitare le modalità di accesso al credito e in particolare al credito agevolato alle piccole e medie imprese turistiche e ai consorzi fra le stesse, sia, di contro-garantire i consorzi fidi veneti. Inizialmente il valore del fondo dovrebbe aggirarsi intorno ai 5 milioni di euro ma potrà essere implementato con ulteriori risorse”. “Infine la creazione di strumenti di “intervento partecipativo” (partecipazioni dirette nel capitale delle imprese o prestiti partecipativi) destinati ad imprese e progetti che presentino una logica di aggregazione e innovazione. Veneto Sviluppo è al fianco della Regione e degli operatori per affinare questi percorsi e questi strumenti in un’ottica di strategia di sistema, con l’obiettivo di dare vita ad un’offerta turistica competitiva, innovativa e capace di creare valore”.
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VENETO SVILUPPO PER IL MUSEO PALLADIANO DIFFUSO
27 marzo 2009
COMUNICATO STAMPA VENETO SVILUPPO SOSTIENE IL “MUSEO PALLADIANO DIFFUSO” “Sviluppare il sistema economico veneto significa anche dare concreto supporto ai progetti culturali di alto livello capaci di generare positive ricadute a favore di un settore, quale quello turistico, per il quale la nostra regione ha ancora molte potenzialità da esprimere. Per questo motivo, Veneto Sviluppo ha scelto di sostenere la creazione di un “Museo Palladiano diffuso” che rappresenta la chiave di volta per trasformare le ville palladiane da semplici “oggetti culturali” in veri e propri “prodotti turistici” integrati, dotati di una forte capacità d’attrazione dei flussi di visitatori e in grado di attivare virtuosi processi di sviluppo economico nel territorio”. Così Irene Gemmo, presidente di Veneto Sviluppo, la società finanziaria regionale, illustra la decisione del Consiglio di Amministrazione di aderire, in coerenza con le linee strategiche che la società ha condiviso come progettualità a favore del settore turistico regionale, al progetto promosso dal Centro internazionale di studi di architettura Andrea Palladio (CISA), che dopo il grande impegno profuso e il giusto successo riscosso dalla mostra “Palladio500anni”, ha elaborato una proposta culturale di spessore che punta sull’integrazione a rete dei luoghi palladiani da mettere a disposizione della fruizione culturale e turistica italiana ed internazionale. “Nell’anno che vede la grande mostra “Palladio500anni” riscuotere consensi ed apprezzamenti in tutta Europa – prosegue la presidente Gemmo – ci sembra un’occasione da non perdere quella di promuovere il patrimonio dei beni culturali di cui la nostra regione è ricchissima, affinchè possa esprimere il suo valore non solo sul piano culturale ma possa tradursi in un volano economico per il settore turistico. Questa iniziativa, la Palladio Card, è un primo fondamentale tassello che darà un senso concreto alle costruzione di una “rete di luoghi espositivi specializzati” dedicati alla conoscenza dell’opera palladiana e dei suoi rapporti con il paesaggio veneto”.
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APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO 2008
20 marzo 2009
COMUNICATO STAMPA VENETO SVILUPPO: APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO 2008 • Gestione operativa 2008: € 4.536.909 (vs € 975.646 esercizio 2007) • Utile 2008: € 3.295.389 • Fondi di rotazione gestiti: € 496.600.000 (+9% vs 2007) • Investimenti attivati: ca. 515 milioni di euro Il 18 marzo 2009 si è riunito a Marghera il CDA di Veneto Sviluppo che ha proceduto all’esame e all’approvazione del progetto di bilancio dell’esercizio 2008 che verrà presentato all’Assemblea dei soci fissata in prima convocazione per il 27 aprile 2009 e in seconda convocazione per il 7 maggio 2009. Nel 2008 il risultato della gestione operativa della Finanziaria Regionale è stato di € 4.536.909 con un significativo aumento rispetto all’esercizio 2007 ed è stato determinato sia dal notevole miglioramento di tutti gli indicatori della gestione caratteristica - sintetizzabile nell’incremento del 152% del margine di intermediazione - sia dall’aumento di efficienza amministrativa che ha visto le spese per il personale stabili nonostante l’aumento del 20% dell’organico e la riduzione delle spese amministrative nella misura del 35%. L’esercizio 2008 è stato chiuso con un utile di € 3.295.389. Il CDA ha proposto la destinazione dell’utile di esercizio per il 5% a riserva legale (€ 164.769,44) e per il 20% a riserva straordinaria (€ 659.077,75) nonché la distribuzione di un dividendo di € 449.631,36 pari a € 0,04 per azione. La quota residua di € 2.021.910,20 verrà destinata alla riserva utili a nuovo in funzione di un’adeguata patrimonializzazione necessaria per far fronte all’attuazione del piano industriale. Il 31 luglio 2008 si è chiusa l’operazione aumento di capitale sociale di Veneto Sviluppo che è passato da € 23.942.400 euro a € 112.407.840. L’aumento è stato attuato sia in modo non oneroso, attraverso l’utilizzo di riserve già accantonate - pari a € 68.857.600 - sia in modo oneroso con la sottoscrizione da parte dei soci di € 19.607.840. Nel corso dell’esercizio 2008 la Finanziaria Regionale ha gestito fondi di rotazione per finanziamenti pari a € 496.600,000 con un incremento del 9% sul 2007; le operazioni agevolate erogate sono state 2.346, per un importo intorno ai 370 milioni di euro, con l’utilizzo di risorse regionali pari a circa 155 milioni di euro. Gli investimenti attivati ammontano a poco più di 515 milioni di euro. In particolare, sono stati utilizzati 31 milioni di euro di provvista derivanti dal prestito della Banca Europea degli Investimenti, anche grazie ai quali si è registrato un significativo incremento dell’attività di erogazione della Finanziaria (+26% il numero di operazioni, +37% l’importo complessivo). “Un bilancio quello del 2008 che rappresenta il migliore risultato di sempre per la Finanziaria della Regione Veneto, frutto di una gestione attenta e mirata a razionalizzare ed ottimizzare i risultati. Abbiamo consolidato le attività caratteristiche aprendoci, al contempo, a nuovi ambiti di operatività con una struttura snella e agile che è stata in grado di generare significative efficienze nella gestione amministrativa”, ha dichiarato Irene Gemmo, Presidente di Veneto Sviluppo. “Nel 2008 sono stati attivati investimenti per circa 515 milioni di euro, i tempi di erogazione di alcuni fondi di rotazione – anche grazie al prestito BEI – sono stati riportati alla normalità ed è stato effettuato un aumento di capitale sociale con il quale la Finanziaria Regionale si è dotata di risorse strategiche per nuove iniziative e progettualità; Veneto Sviluppo, dunque, si afferma sempre più come il principale operatore finanziario al servizio dello sviluppo del sistema produttivo veneto”, ha concluso Irene Gemmo.
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